Nicole Rossi: “Sul sito per adulti anche mie foto da minorenne, denunciai e mi dissero che non erano molestie”

Esiste un sito per adulti su cui migliaia di donne vengono schedate a loro insaputa. Foto, video e scatti rubati per strada a ragazze inconsapevoli, famose e non, sono sottoposti di continuo a commenti espliciti da parte degli utenti. Questo meccanismo va avanti da tempo, nonostante le denunce delle vittime, e tra queste c'è anche Nicole Rossi. A Fanpage, l'attrice racconta di aver scoperto tutto già cinque anni fa, quando aveva solo 19 anni: "C’era anche una foto in cui ero ancora minorenne. Quando andai a sporgere denuncia, mi dissero che i commenti non erano abbastanza espliciti".
Quando hai scoperto di essere finita su quel sito?
Circa cinque anni fa. Un giornalista mi scrisse per segnalarmi l’esistenza del forum. Scoprii che lì venivano pubblicate immagini di molte donne senza il loro consenso. C’erano due sezioni: una che riguardava ragazze comuni e un’altra con attrici, creator e donne dello spettacolo, di cui venivano prese immagini dal web e scambiate come fossero figurine dei Pokémon. Mi disse che tra loro c'ero anch'io, così feci delle ricerche e trovai intere pagine dedicate a me. Ero catalogata come fossi un pezzo di carne.

Cosa hai fatto dopo?
Ho contattato alcune colleghe che avevo notato sulla stessa piattaforma. Eravamo tutte molto giovani, tra i 18 e i 19 anni. Io al tempo ero maggiorenne, ma c’era anche una foto in cui ero ancora minorenne. All’epoca, però, non pensai che quello potesse essere un pretesto per una denuncia più strutturata. Di solito, loro sono molto attenti a non pubblicare foto di minorenni, in questi giorni ho mostrato alcuni commenti in cui si legge chiaramente come aspettino i compleanni delle ragazze che adocchiano, come fosse una festa per poter pubblicare le loro foto.
All’inizio non denunciasti pubblicamente, perché?
Perché ero molto piccola, con le altre creator ci dicemmo che esporsi avrebbe potuto peggiorare le cose. Avevamo paura che parlarne avrebbe solo aumentato la diffusione di quei contenuti e ci sembrava di non avere strumenti adeguati per proteggerci. Questo forum, per quanto assurdo possa sembrare, si muove in una zona grigia tra il legale e l’illegale. E questa è una falla enorme del nostro sistema giuridico.
In che senso?
Quando andai a sporgere denuncia, mi dissero che i commenti non erano abbastanza espliciti per essere classificati come molestie. Erano frasi “borderline”, che rimanevano tecnicamente legali. Mi spiegarono che potevo procedere solo per violazione di copyright, perché quelle immagini, anche se pubblicate online, rimanevano di mia proprietà. Ma a me non sembrava sufficiente, non era solo una questione di diritti d’autore, era qualcosa di molto più grave. Cercai di far chiudere il forum, ma loro usano un trucco: ti scrivono “se non vuoi starci, ti togliamo”, come se il consenso potesse arrivare dopo che ti hanno già esposta e commentata.
Quand'è che hai deciso di esporti?
Qualche tempo dopo ci fu lo scandalo dei canali Telegram, lì mi fu chiaro che noi personaggi pubblici eravamo solo la punta dell’iceberg. Allora feci un video, lanciai un hashtag e molte trovarono il coraggio di farsi avanti.

Con il tempo la questione poi si spense.
Sì, tutto è riemerso qualche giorno fa. Dopo il caso del gruppo “Mia moglie”, ho riportato l’attenzione su quel sito. L'attrice Anna Madaro lo ha nominato pubblicamente per la prima volta e questo ha cambiato tutto. Finché non lo dicevamo per paura di dargli visibilità, loro si sentivano protetti. Stavolta vogliamo sfruttare al meglio questa attenzione mediatica.
Sul fatto di nominare il sito, però, ci sono posizioni diverse. C'è chi crede che facendolo, non si faccia altro che pubblicizzarlo. Tu che ne pensi?
È un dubbio legittimo, ma io credo che non nominarlo non serva. È facilmente rintracciabile: viviamo nel 2025, con Internet e l’AI basta poco a trovarlo. Inoltre, da più di un anno esiste una petizione online che si occupa di raccogliere firme per chiuderlo. Paradossalmente, non nominarlo ha danneggiato noi, visto che molte donne presenti sul sito non sapevano di esserlo. In questi giorni tante colleghe mi hanno scritto dicendo: “Ah, ma ci sono anch’io”. E sì, ci siamo praticamente tutte.
E non solo voi artiste, ma anche donne comuni.
Esatto. Noi siamo solo la parte più visibile di un fenomeno enorme. Ci sono sezioni in cui pubblicano foto scattate per strada a ragazze comuni, senza alcuna esposizione pubblica. Potremmo esserci tutte, per questo è importante parlarne. Soprattutto, è importante far sapere a tutte quelle donne che non hanno strumenti o visibilità che cosa sta succedendo, che non sono sole.
Oltre ai commenti espliciti, hai ricevuto anche minacce?
No, ma di alcune colleghe sono state diffuse anche informazioni sensibili, come l'indirizzo di casa di Martina Attili, che è anche una mia cara amica. Nel mio caso, facevano e fanno commenti beceri sul mio corpo, misurano i centimetri del sedere o dei capezzoli, anche in foto in cui sono con le mie sorelle o le mie amiche, persone completamente estranee a questo mondo.

Hai detto di essere rimasta colpita dal fatto che la petizione sia stata firmata da tanti uomini. Perché credi sia importante?
Perché se un uomo considera una donna un oggetto, non ascolterà mai le sue parole. Ma se a parlare è un altro uomo, magari le cose cambiano. Gli uomini sono essenziali, senza di loro la battaglia femminista resta ferma. Noi stiamo facendo tutto il possibile, ma serve che si schierino con noi.
In questi giorni molte altre donne stanno parlando dello stesso caso. Cosa ti auguri accada?
La chiusura immediata del forum è il primo obiettivo. Oggi andremo in questura per formalizzare un'altra denuncia. Inoltre, bisogna pensare a una proposta di legge che regoli o vieti la creazione di questi gruppi. Anche perché, parliamoci chiaro, se nemmeno la creazione di strumenti legali e a pagamento come OnlyFans bastano, c’è qualcosa che non va.