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Monica Bellucci e il suo amore per Tim Burton: “È un’anima bellissima, sono molto felice”

Monica Bellucci si racconta in un’intervista nella quale parla del suo amore per Tim Burton, del legame con le sue figlie e del rispetto che nutre nei confronti della più grande, Deva, anche lei nel mondo del cinema e racconta anche il suo lato decisamente più umano.
A cura di Ilaria Costabile
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In una lunga intervista al Corriere della Sera, Monica Bellucci si racconta parlando della sua carriera, della sua vita scandita dagli amori più importanti, quello per le sue figli e poi quello per il cinema, senza dimenticare gli incontri che hanno dato un valore diverso ai suoi giorni, come quello con il regista americano Tim Burton. L'attrice, che appena può torna nella sua Città di Castello, non si è risparmiata nel parlare di sé, scardinando anche quell'aura da diva che è stata costruita attorno alla sua figura per anni.

L'amore con Tim Burton alla Festa del Cinema di Roma

Alla Festa del Cinema di Roma è stata vista camminare, mano nella mano, sul red carpet, accompagnata dal Tim Burton, regista amatissimo, con il quale ha iniziato una storia d'amore, venuta alla luce del sole da qualche tempo. Sul suo conto Bellucci dichiara: "È sempre difficile parlare di un incontro privato. Posso dire solo che per me è un incontro umano speciale: Tim è un’anima bellissima e sono molto felice". Alla kermesse nella Capitale, ha presentato il film "Memorie di Maria Callas", tratto da uno spettacolo teatrale di cui è stata protagonista e, poi, anche il terzo film dei Manetti Bros, sulla trilogia di Diabolik. In merito al ruolo affidatole nel raccontare la cantante lirica più famosa al mondo, ricalcando la questione sollevata da Favino, l'attrice risponde:

Posso dire che anche Napoleone, adesso, è stato interpretato da un attore non francese (Joaquin Phoenix; ndr): il cinema non ha parametri. Però è un pensiero più che legittimo talvolta vedere un ruolo italiano importante e dispiacersi se non lo ha interpretato un italiano.Anch’io per Maria Callas in principio ho pensato che forse sarebbe stato meglio se l’avesse interpretata un’attrice greca.

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Il legame con sua figlia Deva

Da sempre bellissima, il tempo che passa non è diventato per lei un problema, ma un qualcosa da dover accettare: "Io sono come tutti. Mi dico che fare la guerra con qualcosa che è troppo più potente di noi è inutile. Ognuno ha il suo modo di far fronte al tempo che passa, ma già quando dici che il tempo sta passando sei fortunata. Io mi sveglio e sto bene e le mie figlie stanno bene e penso che questa sia la cosa più importante". A proposito delle sue figlie, Deva, la maggiore, ha iniziato la sua carriera nel mondo del cinema, con il ruolo affidatole da Laura Luchetti nel film La Bella Estate:

L’interpretazione di Deva mi ha colpito molto e mi ha emozionata. Ho trovato il film delicato, sensibile, profondo, elegante, e per lei una esperienza importante. Anche Il Gattopardo per lei è un’esperienza bellissima. E sta continuando a lavorare pure nel mondo della moda. Penso sia giusto che faccia le sue esperienze libera, senza sentirsi un peso sulle spalle. Sa già che la barra per lei è più alta perché è figlia di.

L'italiana più famosa al mondo

Quando le si fa notare che lei, Monica Bellucci, può essere considerata l'erede di Sophia Loren, e quindi essere l'italiana più conosciuta al mondo, lei risponde dicendo: "È sempre molto difficile poter fare una descrizione di sé stessi, oggi c’è un modo di vivere l’immagine che è diversa dal passato. Io ho passione per quello che faccio, ma più diventi adulta e più acquisti distanza dalle cose". Dopo anni nel mondo dello spettacolo, sente di essere grata per le opportunità che ha avuto:

Se mi guardo indietro vedo un percorso. Mi rendo conto di aver avuto tanta fortuna: anzitutto quella di iniziare. Io venivo dal mondo della moda e sono sbarcata nel mondo del cinema senza avere una preparazione

Nonostante il suo essere un'attrice ormai più che esperta, ancora oggi sente il timore dei nuovi inizi: "Sono una comune mortale! Quando ho fatto teatro era un grande piacere, ma anche una grande sofferenza: è spettacolo vivo, c’è questa verità dove l’attore diventa trasparente, si sente l’emozione che passa da lui al pubblico". 

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