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Milly Carlucci: “Lasciai l’università a pochi esami dalla laurea. Ferragni a Ballando? Ha detto no”

Milly Carlucci, conduttrice di Ballando con le stelle e colonna portante della Rai, racconta la scelta coraggiosa di abbandonare l’università a pochi esami dalla laurea, maturata per inseguire il sogno di fare tv: “È l’unico dispiacere che ho nei confronti dei miei genitori”.
A cura di Stefania Rocco
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Avevo quasi finito gli esami in Architettura e mi avevano assegnato la tesi, ma quando mi arrivò l’occasione di lavorare in tv ho deciso di non laurearmi”: a raccontarlo, a sorpresa, è Milly Carlucci, la “generalessa” della Rai, volto storico del servizio pubblico e da 20 anni conduttrice e direttore artistico di Ballando con le stelle.

Intervistata da Vanity Fair, Milly ricorda i suoi esordi, quando, notata da Renzo Arbore, scelse di abbandonare l’università a pochi esami dalla laurea pur di inseguire il sogno di fare televisione: “È l’unico rimpianto che porto nei confronti dei miei genitori. Avevo paura che, una volta laureata, mi avrebbero costretto a fare l’architetto. Ma oggi mi rendo conto di quanto quella soddisfazione sarebbe stata importante anche per loro”. Una “disubbidienza”, come lei stessa la definisce, che ha segnato la sua fortuna. All’epoca non poteva saperlo ma decise di affrontare comunque quel salto nel vuoto: “I miei erano disperati, ma li capisco: stavo rinunciando a una professione molto seria per una cosa che sembrava una stupidaggine, la tv. Anche io oggi, da madre, mi dispererei”.

Dall’agonismo alla televisione: Milly Carlucci insegnava pattinaggio

Lo sport ha temprato il carattere di Milly, insegnandole quella disciplina che è ancora oggi una delle caratteristiche fondamentali delle produzioni televisive che portano il suo marchio. “Sono una sportiva nel cuore, venivo da anni di agonismo, che i miei mi avevano spinto a fare per temprare il carattere”, racconta Carlucci che riconduce a quanto imparato in quegli anni parte del merito della scalata compiuta per arrivare al punto in cui è oggi: “Perché l’agonismo ti insegna non tanto a vincere, ma a gestire la sconfitta. Lo vede Sinner? Pensi che sia finito e poi risorge e ribalta il risultato: dove ha trovato quella forza? Cos’ha dentro? È quello che non siamo in grado di trasmettere ai ragazzi di oggi, che proteggiamo troppo e compatiamo, sempre spaventati di traumatizzarli”.

Vent’anni di Ballando con le stelle e i no di Chiara Ferragni

Da vent’anni sono il direttore artistico di una produzione di quasi trecento persone, le mie scelte spostano soldi, e in questa posizione nessuno può permettersi di fare la pazza o rovesciare i propri malumori sugli altri. Io devo essere la roccia su cui gli altri si appoggiano, la mia emotività la tengo per me”, dichiara ancora Carlucci raccontando il suo ruolo all’interno del suo programma più famoso. E sui rumors che vedrebbero Chiara Ferragni come concorrente aggiunge paziente ma determinata: “Non posso rivelare niente, posso dire che gliel’ho chiesto diverse volte e mi ha sempre detto di no. Per ora è così, poi chi lo sa?”.

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