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Iva Zanicchi: “A 82 anni mi sento ancora desiderata, merito del mio compagno”

Il percorso di Iva Zanicchi a Ballando con le stelle è invidiabile, merito di Samuel Peron e di suo marito Fausto Pinna.
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"Fare l'amore è come ballare, è un toccasana". Parola di Iva Zanicchi che sta facendo un grande percorso a Ballando con le stelle, in compagnia di Samuel Peron. Nel corso di un'intervista rilasciata a "Gente", la cantante e conduttrice racconta la sua esperienza e parla del rapporto con il suo compagno che ancora oggi la fa sentire amata: "Il mio Pippi mi fa sempre tanti complimenti". 

Le parole di Iva Zanicchi

Nel corso dell'intervista a Oggi, Iva Zanicchi spiega che per lei "fare l’amore è proprio come il ballo, sono toccasana. Fanno bene al cuore, all’umore, alla pelle e mantengono giovani". E sul compagno Fausto Pinna dice:

Il mio Pippi mi fa sempre i complimenti, mi dice: “Come sei bella”, anche quando mi sono appena svegliata dal letto. Mi fa sentire desiderabile, accudita e amata. Certe attenzioni sono una bella benzina per l’anima.

Il percorso a Ballando con le stelle

Il percorso di Iva Zanicchi a Ballando con le stelle è invidiabile, merito anche di Samuel Peron che le sta dando un grande aiuto soprattutto nell'autocontrollo, dove per la verità Iva Zanicchi molto spesso è manchevole. Spesso, proprio su questa caratteristica, quella di dire troppe parolacce, il programma ci gioca anche con le clip durante le prove:

Ho uno spirito competitivo, mi va di fare bene, di arrivare in finale, anche per il mio insegnante, Samuel Peron, che è eccezionale. Sa quello che posso fare e tira fuori il meglio. Pensa che io fino a 19 anni ballavo il liscio alle sagre di paese nella mia Emilia, sulle note di una fisarmonica. Dicevano che ero leggera come una piuma. Poi ho smesso perché mi sono dedicata alla musica. Ora che ho ripreso mi piace e mi sono accorta che per certi balli ho ancora il ricordo di quelle prime volte, così torno indietro con la memoria, a quei tempi, e mi viene un po’ di nostalgia. Dura pochi secondi, eh! Poi riparto più scatenata di prima. Cosa vedo di me? Vedo una donna che ha realizzato tanto, più di quello che sperava e sognava da piccola. Il Signore mi ha donato un Dna potente, una bella voce, e per me tutto questo è come avere ricevuto una grazia. Dentro di me convivono due bambine: una dinamica, inarrestabile, che non si arrende e non di ferma mai. E poi c’è l’altra, più ragionevole, che tenta di placarmi, di farmi stare più tranquillina. Con scarsi risultati, però.

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