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Anna Mazzamauro: “Villaggio mi chiamò cesso in tv, ma le ultime parole furono ‘Quanto sei bella’”

Anna Mazzamauro, intervistata dal Corriere della Sera, ha parlato della sua carriera e della sua vita privata, spaziando dal ruolo della Signorina Silvani all’uomo che approfittò della sua infatuazione e le chiese dei soldi.
A cura di Daniela Seclì
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Anna Mazzamauro si è raccontata in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera. L'attrice, che oggi ha 83 anni, è tornata con la mente al ruolo che l'ha resa celebre: quello della signorina Silvani nella serie di film su Fantozzi. Mazzamauro ha svelato che si presentò per il ruolo di Pina, moglie del personaggio interpretato da Paolo Villaggio, poi ottenne il ruolo della donna che faceva perdere la testa al ragioniere. Ecco come andarono le cose.

Come ottenne il ruolo della signorina Silvani

Anna Mazzamauro ha ricordato che si presentò al provino con i tacchi e un vestito attillato: "Io mi presentai per il ruolo di Pina. Conoscevo Luciano Salce, il regista. Cercavano una donna molto brutta e lui si ricordò di me. Il problema era che io non sapevo che stessero cercando una cessa, anzi, una “bella atipica”, come dico io, e così mi presentai tutta in tiro, con una cofana di capelli ricci, i tacchi e un vestito rosso attillato. Salce mi guardò perplesso e disse: “Anna, ti ricordavo più brutta”". L'attrice era ormai convinta che avrebbe dovuto rinunciare al film e invece Paolo Villaggio chiese di trattenerla:

"Bisbigliò al regista: “No, c’è bisogno di una donna che faccia innamorare Fantozzi. Questa è piena di difetti ma li porta sui tacchi”. E così la mia vita cambiò per sempre".

Con la signorina Silvani, Anna Mazzamauro voleva portare in scena una donna "sola e disperata", che si concedeva agli uomini per nascondere la sua "grande miseria". Un personaggio tragico che però ha suscitato l'ilarità di tante generazioni.

20 anni sul set con Paolo Villaggio ma non furono mai amici

Per vent'anni calcò il set con Paolo Villaggio, ma tra loro non nacque mai un'amicizia. Anna Mazzamauro gli chiese come mai non si frequentassero fuori dal set e Villaggio rispose: “Io frequento solo le persone ricche e famose”. Ancora oggi non sa se fosse serio o se scherzasse. Poi, ha ricordato un aneddoto risalente a poco prima della morte dell'attore, avvenuta il 3 luglio 2017:

"Poco prima di morire, con lui che era già sulla sedia a rotelle, andammo nel salotto televisivo di Barbara d’Urso a raccontare Fantozzi. Quando la conduttrice gli chiese come mi aveva scelta, lui non si scompose e rispose: “Come si sceglie un cesso”. Io allora ribattei secca: “Ma con quel cesso hai guadagnato molto”. Non replicò. Uscimmo dagli studi televisivi. Io mi avvicinai, tirai fuori il libretto di assegni e gli dissi: “Adesso possiamo essere amici?”. Lui non parlò per qualche minuto. Poi mi guardò e mi disse: “Quanto sei bella”. Furono le ultime parole che Paolo mi disse e io capii tutta la sua grandezza, la sua umanità forse nascosta sotto un’apparente crudeltà. Siamo attori, recitiamo sempre".

Il più grande amore della sua vita e l'uomo che "la derubò"

Circa il più grande amore della sua vita, Anna Mazzamauro non ha dubbi: "È Nello Riviè". Si conoscevano ai tempi dell'università, ma l'amore è nato solo più tardi ed è durato fino alla sua morte avvenuta nel 2002. Mentre stavano insieme, nonostante non lo abbia mai tradito, l'attrice si è imbattuta in un uomo che la fece vacillare:

"È comparso un uomo. […] Ho creduto che dietro la natura taciturna di questo signore ci fosse chissà quale profondità morale. Solo in seguito capii che stava zitto perché non aveva nulla da dire. Così all’inizio scattò una specie di dipendenza: io che cercavo di interessarlo regalandogli libri, biglietti del teatro. Lui non accorciava la distanza, restava chiuso nella sua impenetrabilità. Fino a quando non cominciò a chiedermi dei soldi in prestito: prima sei milioni di lire, poi dieci. Insomma, mi ritrovai ingannata e derubata. Tornai da Nello, che capì".

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