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Sicurezza sui set dopo Rust, bocciati i disegni di legge che avrebbero imposto sanzioni e controlli

Due proposte di legge con l’obiettivo di rafforzare le misure di sicurezza sui set sono rimate bloccate nel loro iter legislativo in California dopo il mancato accordo tra i sindacati e le maggiori case di produzione di Hollywood.
A cura di Giulia Turco
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Cattive notizie sul fronte sicurezza sui set cinematografici americani. Due proposte di legge presentate per regolamentare l'utilizzo delle armi sui set in California sono state bloccate in Senato. Si tratta di un aspro fallimento per l'industria del mondo dello spettacolo, che negli ultimi mesi si era battuta perché la legge garantisse maggiore sicurezza sul posto di lavoro, soprattutto  dopo la sparatoria mortale avvenuta lo scorso ottobre sul set di Rust.

Previste sanzioni per il mancato adeguamento alle norme di sicurezza

Il disegno di legge proposto dal senatore Dave Cortese avrebbe codificato le linee guida obbligatorie da seguire sull'uso delle armi da fuoco e munizioni sui set. Avrebbe istituto, inoltre, sanzioni per le violazioni con lo scopo di garantire la conformità alle norme da parte delle case di produzione. Cortese infine chiedeva la nomina di un supervisore alla sicurezza del set con maggiori competenze, mentre nell'altro disegno di legge, quello del senatore Anthony Portantino, veniva richiesta la presenza di un funzionario del codice antincendio. Entrambe, ad ogni modo, sono state affossate dal Senato e il loro iter legislativo è al momento in stop.

La delusione del senatore Cortese

Secondo quanto riporta il Los Angeles Times, la bozza del provvedimento sostenuto dal senatore Cortese aveva ottenuto il sostegno dei principali sindacati di Hollywood, tra i quali la Directors Guilds of America e The Motion Pictures Assn., che rappresenta anche Walt Disney e Warner Bros, oltre alla piattaforma di streaming Netflix. Tuttavia lo sforzo non sarebbe stato sufficiente a coinvolgere in maniera unitaria il mondo di Hollywood e le principali case di produzione a prendere una posizione. Ora, i legislatori dovranno attendere l’anno prossimo per rilanciare la proposta di legge. “Sono rimasto estremamente deluso dal fatto che collettivamente non sono riusciti a raccogliere la sfida che avevo proposto”, ha fatto sapere il senatore. "Prima l'industria ha ucciso Halyna (Hutchins, ndr). Poi hanno ucciso il disegno di legge che avrebbe messo al sicuro persone come lei. Nonostante la battuta d'arresto, restiamo impegnati nelle riforme che proteggeranno i nostri lavoratori". 

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