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Paramount tenta il colpo contro Netflix: offerta cash per comprare Warner Bros a 30 dollari per azione

Paramount rilancia con un’offerta che valuta il gruppo oltre 108 miliardi di dollari e la garanzia di almeno 30 film distribuiti nelle sale ogni anno. Il Ceo David Ellison: “È nell’ interesse della comunità creativa, dei consumatori e dell’industria cinematografica”.
A cura di Sara Leombruno
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Paramount entra ufficialmente in gioco nella trattativa di acquisizione di Warner Bros. Discovery con un’offerta destinata a far discutere: 30 dollari in contanti per ogni azione, una proposta che porterebbe la valutazione del gruppo a oltre 108 miliardi di dollari. Un rilancio pesantissimo, che arriva dopo l’accordo preliminare siglato da Netflix per rilevare Warner Bros. e HBO.

Secondo Paramount, la propria proposta rappresenterebbe un vantaggio netto per gli azionisti: un premio del 139% rispetto alle quotazioni di WBD dello scorso  settembre. E la frecciata a Netflix è arrivata puntuale: l’offerta del colosso dello streaming sarebbe “inferiore e incerta”. "Gli azionisti meritano la possibilità di valutare un’alternativa migliore, interamente in contanti" ha dichiarato David Ellison, presidente e CEO di Paramount.

Paramount promette più cinema: “Amiamo la sala e vogliamo proteggerla”

La risposta di Paramount non è solo economica, ma anche culturale. Nel presentare la proposta agli investitori, Ellison ha promesso che, se l’acquisizione dovesse andare in porto, la major tornerà a produrre e distribuire più di 30 film all’anno nelle sale. Una linea in netta contrapposizione a quella di Netflix, che da sempre privilegia la distribuzione in streaming e investe meno sull’uscita cinematografica tradizionale. "Amiamo il cinema ha ribadito Ellison – Crediamo nel suo futuro e vogliamo rafforzarlo. I film sono uno dei patrimoni culturali più importanti degli Stati Uniti, ed è su questa eredità che intendiamo investire". Il messaggio è chiaro: Paramount vuole inserirsi nella trattativa offrendo non solo una cifra più alta, ma anche una prospettiva che rassicuri Hollywood e chi teme che l’accordo con Netflix possa penalizzare la sala.

Il fronte anti-Netflix: dagli autori ai big del cinema

Ellison ha ricordato che non sono solo gli azionisti a guardare con sospetto l’avanzata di Netflix. Anche la Writers Guild of America si è già espressa chiedendo di fermare l’accordo, mentre figure storiche come James Cameron e Jane Fonda hanno definito la possibile acquisizione da parte della piattaforma "un disastro" per l’industria cinematografica. Paramount gioca quindi una carta precisa: proporsi come la scelta che garantisce stabilità economica e tutela creativa, contro un modello percepito come troppo orientato allo streaming e meno attento al futuro del grande schermo.

"Il caso" delle mail inviate da Netflix

Nel frattempo diversi utenti segnalano che, negli ultimi giorni, Netflix ha inviato una mail agli abbonati parlando dell’accordo in modo piuttosto diretto: “Di recente abbiamo annunciato che Netflix acquisirà Warner Bros”. Una formula che può far pensare a un affare già chiuso, anche se nella stessa comunicazione la piattaforma precisa che la trattativa non è ancora conclusa. Nella mail, infatti, Netflix ricorda che mancano ancora vari passaggi formali, tra cui l’approvazione delle autorità di regolamentazione e degli azionisti. Proprio questa fase di incertezza ha permesso a Paramount di farsi avanti con una nuova offerta, inserendosi in una partita che è tutt’altro che definita.

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