La storia vera di Trudy Ederle, raccontata nel film La ragazza del mare

La ragazza del mare, in onda stasera su Rai 1, porta in scena la storia vera, tratta dal libro di Glenn Stout, di Trudy Ederle, nuotatrice statunitense e prima donna ad attraversare la Manica a nuoto nel 1926. Originaria di New York, aveva 21 anni quando, dopo aver vinto l'oro e due medaglie di bronzo alle Olimpiadi del 1924, fece la traversata dimostrando forza fisica e tanta determinazione, in un mondo fortemente patriarcale. Nel film il suo ruolo è interpretato dall'attrice Daisy Ridley.
Chi era Trudy Ederle, la vita della nuotatrice statunitense
Gertrude Caroline Ederle, nota come Trudy Ederle, nacque a New York nel 1905, da genitori tedeschi: terza di sei figli, fu suo padre a insegnarle a nuotare. Fin da bambina ha dovuto fare i conti con un problema all'udito causato dal morbillo che la colpì all'età di cinque anni. Nonostante i danni all'udito, maturò la sua passione per il nuovo. Nel 1924 vinse la medaglia d'oro con la staffetta stile libero alle Olimpiadi di Parigi, più due medaglie di bronzo individuali. Un anno dopo attraversò la baia di New York, da Manhattan a Sandy Hook, in 7 ore, battendo ogni record. Sempre nel 1925 tentò di attraversare la Manica, ma fallì quando il suo allenatore decise di farla ritirare credendo fosse colpita da un attacco di tosse. Trudy Ederle fu convinta che il suo allenatore di allora, Wolffe, la ostacolò. Per questo motivo decise di cambiarlo.
La traversata della Manica a nuoto nel 1926

Nell'agosto del 1926 ritentò la traversata della Manica, stavolta accompagnata dal padre, la sorella e dal nuovo allenatore, Bill Burgess, e segnò la storia. Arrivò in Inghilterra in 14 ore e 31 minuti: il suo viaggio durò due ore in meno del viaggio di Enrique Tiraboschi, che deteneva il primato. Prima di lei solo 5 uomini erano riusciti nell’impresa, e tornò a New York da eroina. Trudy Ederle è morta nel 2003, nel New Jersey, a 98 anni.