I film realizzati con l’intelligenza artificiale potranno vincere gli Oscar: la decisione dell’Academy

"E l'Oscar va… all'intelligenza artificiale". Lunedì 21 aprile l'Academy of Motion Picture Arts and Science – che si occupa dell'organizzazione dell'Oscar – ha emanato un comunicato in cui affronta il tema dell'uso dell'AI nella realizzazione dei film. Secondo quanto stabilito dall'ente, l'utilizzo di questo strumento nelle opere non preclude la possibilità di ottenere una nomination.
Per l'Academy i film realizzati con l'AI potranno vincere gli Oscar
"Né aumenta e né diminuisce le possibilità di ottenere una nomination". È questo il verdetto dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences circa l'impiego dell'intelligenza artificiale nei film. Con il nuovo regolamento, quindi, non è escluso che nei prossimi anni un'opera realizzata con questo strumento possa aggiudicarsi una statuetta. Nel comunicato, poi, l'ente ha fatto sapere che ciascuna sezione "giudicherà il risultato, tenendo conto del grado di coinvolgimento umano nella creazione creativa del film al momento di scegliere il film da premiare". Linee guida che al momento, quindi, non specificano limiti evidenti nell'uso dell'AI. Oltre all'introduzione di questa novità, da ora in poi i giurati dell'Academy dovranno guardare tutti i film candidati nelle varie categorie prima di esprimere la propria preferenza.
Le polemiche contro The Brutalist per l'utilizzo dell'AI
Quest'anno ad aggiudicarsi il premio come Miglior Attore per la sua interpretazione in The Brutalist è stato Adrien Brody. Il film, però, aveva causato non poche polemiche per via dell'uso dell'intelligenza artificiale in alcuni passaggi. A rivelarlo in un'intervista era stato il montatore Dávid Jancsó. In quel caso il motivo era legato al miglioramento dell'accento dell'attore mentre parlava ungherese. Anche in Emilia Pérez, poi, si era fatto ricorso all'utilizzo dell'intelligenza artificiale per perfezionare la voce di Karla Sofia Gascon.