Carlo Verdone torna al cinema con Scuola di seduzione, lo annuncia Aurelio De Laurentiis

Il cinema italiano si prepara ad accogliere il ritorno di uno dei suoi protagonisti più amati. Carlo Verdone è pronto a tornare dietro la macchina da presa con un nuovo progetto cinematografico intitolato "Scuola di seduzione", che vedrà la produzione di Aurelio De Laurentiis. La notizia è stata svelata dallo stesso De Laurentiis durante la cerimonia di premiazione del 23esimo Ischia Global Film & Music Festival, dove ha ricevuto il prestigioso Legend Award sul palco di Lacco Ameno. Il presidente del Napoli campione d'Italia ha colto l'occasione per fare chiarezza sul suo rapporto con il mondo del cinema: "Non è vero che ho abbandonato il cinema", ha dichiarato con la consueta ironia.
I dettagli del nuovo progetto
Secondo quanto rivelato da De Laurentiis, la lavorazione del film dovrebbe iniziare nel mese di agosto. Il produttore ha specificato che si tratterà di una storia corale, confermando così l'atteso ritorno di Verdone sul grande schermo dopo un periodo di assenza dalle sale cinematografiche. Il titolo "Scuola di seduzione" lascia già intravedere quella miscela di commedia e osservazione sociale che ha sempre caratterizzato il cinema verdoneano, promettendo di intercettare ancora una volta i meccanismi e le contraddizioni della società contemporanea.
L'attacco ai contributi cinematografici
Durante il suo intervento, De Laurentiis non ha risparmiato critiche feroci al sistema dei contributi ministeriali alle produzioni cinematografiche. Il produttore ha puntato il dito contro alcune storture del settore: "Avete visto che sono stati dati oltre 800mila euro a un americano che viene accusato di omicidio per un film che non è stato mai realizzato? Avete mai saputo di salumieri e macellai che hanno attinto ai soldi dello Stato per fare film che non sono mai usciti in sala?". Con queste parole, De Laurentiis ha voluto marcare la distanza dal sistema dei finanziamenti pubblici, rivendicando la propria estraneità a certe pratiche: "Io a tutto questo mondo non appartengo".