Sanremo, la Rai scioglie il nodo dei rimborsi ai cantanti: “C’è stato un adeguamento”

Sul Festival di Sanremo 2026 si sono concentrati molti dei problemi lasciati in sospeso per anni. Risolta la questione del bando e l'accordo tra Rai e Comune e con Sanremo Giovani presentato in queste ore, si ragiona adesso dell'altro elemento spinoso, quello dell'accordo con il mondo discografico che da tempo ritiene inadeguati i rimborsi destinati agli artisti in gara. Una situazione giunta al suo culmine proprio nei mesi scorsi, coi discografici che a Fanpage non avevano escluso l'ipotesi boicottaggio in caso di mancata risposta.
La situazione ora pare in via di risoluzione, con tanto di cifre in circolazione nel merito delle variazioni. Si parla infatti di un incremento del 20% dei rimborsi per gli artisti rispetto al rimborso da 65mila euro previsto fino al 2025, che andrebbe a coprire anche le presenze dei cantanti in gara a Sanremo Giovani, dove presentano i titoli dei loro brani, e all'appuntamento classico di Domenica In il giorno dopo la finale. Le cifre le riporta Davidemaggio.it, che aggiunge "4.000 euro per l’ospite nella serata delle cover che diventano 8.000 qualora l’ospite sia straniero oppure sia una band o un gruppo". Per le Nuove Proposte, invece, si parla di un rimborso da 25.000 euro.
Il 13 novembre l'incontro con il Comune
Sebbene l'accordo sia dato per certo, da quanto apprendiamo, sarebbero ancora in corso dei confronti tra le parti. Il momento più importante sarà quello dell'accordo con il Comune, previsto per il 13 novembre, con la giunta che sarà probabilmente chiamata a garantire – oppure no – maggiori emolumenti al mondo della discografia, anche in virtù del bando vinto da Rai che garantisce entrate più alte nelle casse comunali.
La conferma Rai
Si tratterebbe tuttavia di dettagli che non hanno impedito al direttore Intrattenimento Prime Time, Williams Di Liberatore, proprio in occasione della presentazione di Sanremo Giovani, abbia confermato il tutto: "Per i rimborsi spese degli artisti a Sanremo c'è stato un adeguamento rispetto all'anno scorso".
Nulla di definito, dunque, ma la sensazione è che anche questo nodo verrà sciolto. Affidandosi ad un infallibile inglesismo, Sanremo attualmente è "too big to fail", la torta, in questa era d'oro del Festival, è così ampia e ricca che nessuno degli attori in campo vuole rischiare di non farne parte, ma allo stesso tempo tutti vogliono rivendicare una centralità da capitalizzare. Solo nei prossimi giorni si capirà se anche il tassello dei discongrafici sarà andato nello spazio giusto, per potersi affacciare finalmente sulla kermesse che è ormai alle porte.