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Festival di Sanremo 2023

Mosca ironizza sul testo inviato da Zelensky a Sanremo 2023: “Vincerà con un rap?”

La conferenza stampa alla vigilia di Sanremo e la notizia di una lettera tradotta in italiano da parte del premier ucraino Zelensky, crea scompiglio. Immediata la reazione di Mosca che, tramite la portavoce del ministero degli Esteri russo, risponde con un certo sarcasmo.
A cura di Giulia Turco
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La notizia di Zelensky a Sanremo sembra essere in continuo aggiornamento. Prima si parlava di un intervento in presenza, poi è stato ridimensionato ad un collegamento video. Infine sembrava confermata la tesi di un videomessaggio, mentre ora l'unica strada sembra quella di un testo scritto, fatto arrivare già tradotto nelle mani del direttore artistico che lo leggerà sul palco. Le modalità, in particolare, scatenano scompiglio e una certa ironia da parte della Russia.

La replica di Mosca sulle modalità scelte per Zelensky a Sanremo

La notizia della lettera del premier ucraino arriva direttamente dalla prima conferenza di Sanremo 2023, che si è svolta nella tarda mattinata di lunedì 6 febbraio. Immediate le reazioni su più fronti, compresa quella del ministero degli Esteri russo che, tramite la portavoce Maria Zakharova, replica pubblicamente alla questione con un buon grado di sarcasmo. “Zelensky non realizzerà un video messaggio, ma invierà un testo, hanno fatto sapere gli organizzatori”, si legge nella nota diramata via Telegram. “Vincerà questo concorso musicale con un rap?”.

Nessun taglio o censura sul testo di Zelensky

Sembra che tutto si decida in corsa, in tema Zelensky. Fino a poche ore prima della conferenza stampa infatti, l’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes aveva garantito che non ci sarebbero state variazioni di programma, garantendo la presenza del leader politico al Festival, pur non conoscendone ancora le modalità: “La direzione del Festival è in contatto con lo staff del presidente Zelensky pre definire le modalità del suo intervento”. Si tratterà di una lettera dunque, indirizzata dal premier ucraino ad Amadeus. Il direttore artistico ha garantito che la Rai non metterà in atto alcuna forma di taglio o censura sul testo di Zelensky. “Il controllo preventivo è relativo alla messa in onda di qualsiasi programma televisivo. Visioniamo tutto prima della messa in onda. Ma sorrido all’idea che un direttore Rai possa censurare un presidente”.

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