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Festival di Sanremo 2026

La clausola anti-Blanco e Rosa Chemical che mette a rischio Sanremo, ecco cosa chiede la Rai

Nell’operazione di avvicinamento a Sanremo 2026, spunta la richiesta Rai affinché le case discografiche si assumano la responsabilità di ciò che fanno gli artisti sul palco dell’Ariston. Una clausola che, come apprende Fanpage, rischia di far saltare un accordo che sembrava giù chiuso.
A cura di Andrea Parrella
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Il bacio tra Rosa Chemical e Fedez a Sanremo 2023.
Il bacio tra Rosa Chemical e Fedez a Sanremo 2023.
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Festival di Sanremo 2026

Sembrava filare tutto liscio per Sanremo 2026, ma un altro scoglio si aggiunge all'odissea di questi ultimi mesi per raggiungere un accordo tra le parti sul prossimo Festival e i successivi. Poco più di una settimana fa si parlava di un accordo ormai raggiunto tra la Rai e il mondo dei discografici, legato a un innalzamento dei rimborsi per gli artisti dopo anni di proteste e il rischio di un boicottaggio che era dietro l'angolo.

Qui su Fanpage avevamo però precisato che un'intesa definitiva non si era ancora trovata, nonostante le premesse positive. Il motivo di questo congelamento emerge in queste ore e si tratta di una clausola specifica proposta dalla Rai, che starebbe mettendo in discussione l'accordo ed avrebbe a che fare con quello che gli artisti fanno sul palco dell'Ariston.

Da quanto apprendiamo, tra le condizioni poste dall'azienda di servizio pubblico per l'accordo, ci sarebbe l'assunzione di responsabilità da parte delle case discografiche per i comportamenti assunti dai cantanti e le cantanti di Sanremo. Tradotto: se Rosa Chemical bacia Fedez sul palco e indigna mezza Italia, la casa discografica si assume la responsabilità, stessa cosa se Blanco distrugge il palco, cosa su cui la procura di Imperia aveva aperto addirittura un'indagine.

Blanco mentre distrugge il palco dell’Ariston nel 2023.
Blanco mentre distrugge il palco dell’Ariston nel 2023.

In sostanza, qualsiasi forma di comportamento censurabile verrebbe scaricata sulle etichette e questo, considerando il numero spropositato di polemiche potenziali che caratterizzano la settimana di Sanremo, rappresenta un rischio economico potenziale troppo alto per il mondo discografico, non compensato dall'innalzamento dei rimborsi cui si sta avvicinando.

Una clausola, quella messa sul tavolo dalla Rai, che sposterebbe sulle la responsabilità personale, e che in certe circostanze specifiche rischia di entrare anche nell'ambito penale, nonostante le case discografiche presentino le canzoni e non gli artisti, con cui stipulano solo un contratto a termine e che sarebbe impensabile coprire per qualsiasi comportamento. A normare questi aspetti c'è già il regolamento, che stabilisce i divieti di quello che si può o non si può fare sul palco dell'Ariston. "Se un artista impreca sul palco la responsabilità non può essere nostra", è il commento di una nostra fonte e che spiega perché l'operazione Sanremo 2026 sarebbe ancora in alto mare.

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