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Sparatorie nel Vibonese, killer ricercato si costituisce dopo quattro giorni di fuga

Il 32enne Francesco Olivieri si è presentato ai cancelli del carcere di Vibo Valentia, era ricercato da venerdì per aver ucciso due persone e ferito altre tre.
A cura di Antonio Palma
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Si è costituito nelle scorse ore alle forze dell'ordine l'uomo di Vibo Valentia, in Calabria, ricercato da quattro giorni su tutto il territorio nazionale per aver messo a segno, venerdì scorso, due agguati mortali a colpi di arma da fuoco tra Limbadi e Nicotera, nel Vibonese, uccidendo due persone e ferendone altre tre. Si tratta del 32enne Francesco Olivieri che nella notte tra lunedì e martedì si è presentato ai cancelli del carcere di Vibo Valentia dicendo di volersi costituire. Gli agenti della polizia penitenziaria hanno allertato i carabinieri che sono giunti sul posto e hanno preso in consegna l'uomo conducendolo in caserma, dove è stato poi sottoposto all'interrogatorio da parte del pm Concettina Iannazzo della procura della Repubblica di Vibo Valentia che coordina le indagini sul duplice omicidio.

Nel corso dell'interrogatorio, l'uomo, assistito dal suo difensore di fiducia, è stato sentito sul movente che lo ha spinto ad uccidere a Nicotera Giuseppina Mollese e Michele Valerioti dopo averli raggiunti nelle rispettive abitazioni. Sul contenuto dell'interrogatorio al momento però non è trapelata alcuna indiscrezione. A spingerlo a costituirsi probabilmente anche la caccia all'uomo che si era fatta sempre più serrata. Per lui erano stati allertati anche gli esperti militari del gruppo dei Cacciatori di Calabria, specializzati nella caccia ai latitanti sull'Aspromonte. Durante le ricerche nelle campagne di Spilinga, lunedì, i carabinieri avevano trovato anche l'automobile utilizzata da Olivieri per la fuga che era stata data alle fiamme. All'interno non vi era però il fucile che l'uomo ha utilizzato per compiere gli omicidi e che non aveva con sé nel momento in cui si è presentato i carcere.

Tutto era iniziato venerdì attorno alle 15.30 a Caroni, piccola frazione del paese di Limbadi, quando Giuseppe Francesco Olivieri ha sparato contro un'auto di u suo conoscente. Poco dopo si è recato a  Limbadi dove si è diretto in un bar e ha sparato contro tre persone sedute a giocare  a carte tra cui il fratello del proprietario dell'auto danneggiata a Caroni, ferendoli i maniera grave al volto, al torace e agli arti. Subito dopo si è diretto nella vicina Nicotera dove ha messo in atto l'ultimo gesto di un progetto omicida pianificato e che probabilmente ha come movente la vendetta. Si è diretto verso un palazzo nella parte centrale del paese, è entrato nell'edificio e ha sparato uccidendo Michele Valerioti, 68 anni, incensurato e conosciuto in paese come persona irreprensibile, e Giuseppina Mollese, 80 anni, che è morta dopo essere stata trasportata in ospedale in condizioni critiche

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