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Spagnoli più ricchi degli italiani: il Pil pro-capite supera quello del Belpaese

L’analisi dell’Fmi ha rilevato che dal 2015 la Spagna ha segnato tassi di incremento del Pil superiori al 3% e ha raggiunto un reddito pro capite, calcolato secondo la tecnica della parità del potere d’acquisto, pari a 38.286 dollari contro i 38.140,3 dollari dell’Italia.
A cura di Charlotte Matteini
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Nel 2017, la Spagna ha superato l'Italia per Pil procapite. A rilevarlo sono i dati sul reddito pubblicati dal World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale e rielaborati dal Financial Times. L'analisi dell'Fmi ha rilevato che dal 2015 la Spagna ha segnato tassi di incremento del Pil superiori al 3%, più del doppio rispetto alla crescita del Belpaese, e per questo motivo, dopo tre anni, è riuscita a sorpassare l'Italia e a raggiungere un reddito pro capite, calcolato secondo la tecnica della parità del potere d'acquisto, pari a 38.286 dollari contro i 38.140,3 dollari dell'Italia. Secondo il Financial Times, questo sorpasso aumenterà nel corso degli anni futuri e nel 2022 la Spagna sarà il 7% più ricca dell'Italia. Solo dieci anni fa, l'Italia era il 10 per cento più ricca della Spagna, dunque questa netta crescita della Penisola Iberica evidenzia in sostanza anche un crollo della ricchezza dell'Italia per nulla trascurabile.

Guardando ai tassi di crescita del Pil complessivi, secondo il World Economic Outlook, la Spagna quest’anno crescerà a un ritmo pari al 2,8 per cento mentre l'Italia avrà una crescita pari a circa la metà. Per quanto riguarda la crescita dell'Italia, nel corso dell’ultima legislatura è passata dal segno meno ad un segno più, ma nel Def che il governo si appresta a presentare la stima della crescita, pur passando dall’1,5 all’1,6 per cento, rimane molto bassa: "Il quadro tendenziale del Documento di economia e finanza non è ancora stato definito ed è al momento oggetto di analisi dei tecnici del Mef e di tratta di ipotesi allo studio”, ha tenuto a sottolineare il Mef.

Nei giorni scorsi, il Fondo Monetario Internazionale ha dato il Pil italiano in crescita all’1,5 per cento con una revisione al rialzo dello 0,1 per cento. In entrambe le circostanze, si tratterebbe di dati superati dagli eventi del primo trimestre dell’anno che ancora non sono stati incorporati dalle previsioni. Bankitalia, Confindustria e Ref negli ultimi giorni hanno dato stime di crescita del Pil del primo trimestre pari allo 0,1-0,2 per cento compatibili con una crescita dell’1,2-1,3 per cento e a pesare sul risultato sono le stime della produzione industriale, che è stata negativa a gennaio e a febbraio.

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