USA: genitori lasciano morire la figlia di fame. A 5 anni pesava 11 chili

Era lo scorso 26 maggio a Port Huron, in Michigan, la piccola Mackenzie Maison – di 5 anni – venne trovata in casa da un team di paramedici: la bambina era in fin di vita, ma nonostante sia stata urgentemente e immediatamente trasportata in ospedale, è arrivata nella struttura sanitaria già morta. Un decesso sospetto per i medici: la giovane, infatti, era decisamente sotto peso. Ebbene, a otto mesi di distanza gli inquirenti che hanno indagato su quella morte hanno stabilito che esistono due colpevoli: si tratta di Andrew Maison, 25 anni, il padre, e Hilery Maison, 27, compagna e matrigna della bimba.

Mackenzie Maison venne trovata in fin di vita nella sua casa negli Stati Uniti: pesava appena 11 chili, mentre la sua solerrina di 3 anni arrivava a fatica a sette chili di peso. Notando che le sue condizioni erano disperate Mackenzie è stata sottoposta a urgenti terapie mediche che però non hanno potuto scongiurarne il decesso: secondo l'autopsia, la piccola era malnutrita, disidratata, aveva la polmonite e una serie di contusioni su tutto il corpo, segno evidente del fatto che era stata a lungo maltrattata.

Il processo a carico del padre e della matrigna è durato meno di una settimana: in questo breve lasso di tempo venti persone – tra le quali parenti, amici, medici e poliziotti – hanno accettato di testimoniare ed inchiodato i due genitori: "Il processo non potrà ridarci Mackenzie – ha dichiarato Mona Armstrong, assistente del pubblico ministero, al Times Herald – Serve fare giustizia per questa piccola vittima e per la sorellina che si è salvata". Il padre e la matrigna di  Mackenzie  sono stati condannati per omicidio di Mackenzie, ma dovranno anche rispondere di abuso su minore e tortura.