Si brucia la faccia con una candela, ma si riprende. “Ero una palla di fuoco”

Una donna, madre di due figli, ha subito ustioni devastanti su almeno metà del suo corpo, dopo che i suoi capelli hanno preso fuoco, trasformando il suo volto in una “palla di fuoco”. Jeairy Segarra-Veras, 32 anni, ha rischiato seriamente la vita dopo essere stata avvolta dalle fiamme di una candela durante un'interruzione di corrente. Il singolare incidente l'ha lasciata in coma per tre settimane, mentre il suo corpo ha lottato per riprendersi dalle ustioni spaventose di secondo e terzo grado. Da allora ha subito quasi 200 interventi chirurgici per cercare di riparare i danni subiti alla pelle. Al dolore fisico, si è sommato quello psicologico. Non solo per il suo aspetto, ma anche per gli insulti subiti da sconosciuti che l’hanno definita “una madre orribile”.
Jeairy aveva solo 15 anni quando è avvenuto l’incidente. Era il mese di ottobre 1998. La teenager stava cercando di eliminare della colla dal suo cuoio capelluto, che era stata usata per attaccare degli elettrodi per una scansione per determinare la causa di alcune crisi epilettiche di cui aveva sofferto di recente. I medici le avevano detto che poteva farlo da solo con dell’olio acquistato in farmacia. A casa della giovane però quel giorno mancava la luce, così Jeairy ha accesso una candela per effettuare l’intervento. E’ stata una pessima idea: le chiome intrise di olio hanno toccato le fiamme e per lei è stato il peggio. “Quando mi sono guardata allo specchio, ho visto un mostro” ricorda. La ragazza ha lottato per la vita per quasi un mese in ospedale.
Poi è venuto il tempo degli interventi chirurgici. Fuori e dentro le cliniche. “Non è stato facile e ho avuto momenti difficili. Sono stato vittima di bullismo. Mi chiamavano ‘volto sfregiato’. E quando sono nate le mie due figlie, alcuni mi dicevano che sarei stata ‘una madre sbagliata’. Mi dicevano: ‘Con quel volto spaventerà le bambine’. Fortunatamente ho avuto sempre mio marito affianco a me” dice Jeairy. Jose, oggi 33enne, che la donna aveva conosciuto ad una festa, un anno dopo l’incidente. “Il mio aspetto non lo ha mai interessato”.