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Scopre di essere gay e lascia la moglie e sette figli: “Ora vivo come una bimba di 6 anni”

La storia del 46enne inglese Stefonknee Wolschtt. Dopo aver scoperto di essere omosessuale, ha lasciato la sua famiglia e si è fatto adottare: “Con i miei nuovi genitori, coloriamo e facciamo cose per bimbi. Mi sento a mio agio” dice l’uomo, che in passato ha anche tentato il suicidio.
A cura di B. C.
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Un padre canadese ha lasciato la moglie e i sette figli per iniziare una nuova vita “come una bambina di sei anni”. Stefonknee Wolschtt, 46, è stato sposato per metà della sua vita, quando si è reso conto di essere gay. Come scrive The Independent, ora lui vive con una famiglia adottiva, e ammette che non "vuole essere considerato un adulto in questo momento". "Non posso negare di essere stato sposato. Non posso negare di avere dei bambini. Ma ora voglio guadare avanti. E’ come se mi sentissi di nuovo un bambino ", ha detto nell’intervista rilasciata per The Transgender Project di Daily Xtra.

L’uomo afferma che la moglie dopo aver appresso la sua natura sessuale, non l’avrebbe più accettato in casa: “Mi ha detto: ‘O smetti di essere gay o ci lasciamo’. Ma ‘smettere di essere gay' è qualcosa che non potevo fare” dice. "Sarebbe come dirmi di smettere di essere alto un metro e ottanta”. Sentendosi rifiutato dalla sua famiglia, Stefonknee (che ora si fa chiamare Stephanie) ha lasciato la sua famiglia per essere adottato da un’altra: "Loro sono totalmente a mio agio con me che mi comporto come una bambina" dice il 46enne. "Ci divertiamo insieme. Coloriamo, facciamo cose per bambini ", dice l’uomo. "Si chiama terapia di gioco. Nessun farmaco, basta solo giocare” spiega.

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Wolschtt ha poi parlato di come in passato abbia pensato anche al suicidio ed è stato ricoverato un mese nel 2009. Dopo che è stato dimesso, la moglie l'ha accusato di molestie e aggressione e ha richiesto un ordine restrittivo nei suoi confronti. Nel 2012, sua figlia maggiore l’ha invitato al suo matrimonio, ma gli avrebbe chiesto di "vestirsi come il suo papà", di sedersi sul retro della chiesa e non parlare con gli altri membri della famiglia. Quel giorno il signor Wolschtt ha tentato il suicidio per l'ultima volta. Non ci è riuscito. Ma ora sta bene.

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