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Nuovo caso di cannibalismo in Russia, arrestato un 21enne

Il giovane ha attirato la sua vittima con la scusa di un rapporto sessuale, poi lo ha ucciso e tagliato in pezzi per farne bistecche e salsicce da mangiare. Secondo la Polizia era in procinto di adescare altre vittime per soddisfare la sua macabra voglia di carne umana.
A cura di Antonio Palma
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Caso di cannibalismo in Russia

Negli ultimi tempi il cannibalismo sembra ritornato di moda, e non come trama di film horror, ma nella realtà. Luogo privilegiato per i cannibali sembrano i Paesi dell’est dove negli ultimi due anni sono venuti alla luce diversi casi di cannibalismo come quello dell’uomo slovacco che documentava i propri delitti, o quello avvenuto a Mosca pochi mesi fa. L’ultimo in ordine di tempo è il caso avvenuto nel nord ovest della Russia, dove un giovane è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso e mangiato un uomo.

Il colpevole è un giovane 21enne, che ha adescato la sua preda su internet, la vittima è un uomo di 32 anni, attirato nella trappola con la scusa di un rapporto sessuale. Il 19 agosto c’è stato l’incontro tra i due a casa dell’aguzzino. Il giovane ha prima pugnalato la sua vittima, poi ha tagliato a pezzi il corpo e ha cucinato i resti nell’arco di una settimana trasformandoli in bistecche, crocchette e salsicce. Gli investigatori hanno parlato di diverse pugnalate inferte al corpo, forse, per assicurarsi che l’uomo fosse morto prima di tagliarlo.

La scoperta di questo nuovo caso di cannibalismo è arrivata grazie alle indagini effettuate dalla Polizia di Murmansk, il luogo in cui si è consumato l’orrore, in seguito alla denuncia della scomparsa dell’uomo, a metà agosto, da parte della madre della vittima. Gli investigatori indagando sulle conoscenze del ragazzo sono arrivati al cannibale, scoprendo poi tutta l’agghiacciante vicenda. La Polizia ha affermato che il cannibale non aveva intenzione di compiere un gesto isolato, infatti, aveva contatti con almeno altre dieci persone, che avrebbero potuto fare la stessa fine del 32enne, se l’omicida non fosse stato fermato in tempo. Una delle cose più raccapriccianti è che il gesto è stato compiuto per la sola voglia di assaggiare carne umana, a riferirlo è stato il capo del comitato d'inchiesta regionale Fyodor Bliudionov, quindi, per il semplice motivo di cibarsi di qualcosa di diverso, di fare qualcosa fuori dagli schemi.

Il cannibale, al contrario di quanto potremmo pensare, era molto lucido nel scegliere le sue prede, preferiva persone provenienti da ambienti omosessuali, perché, secondo quanto ha dichiarato, si tratta di persone "riservate che preferiscono non rendere pubblici i loro contatti". Una volta scoperto, il killer si è dichiarato colpevole, ora rischia 15 anni di carcere; nonostante la sua lucidità nel raccontare la vicenda, sarà comunque sottoposto a una perizia psichiatrica per capire se è in grado di intendere e volere.

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