Pubblica sui social foto del massacro di Bucha: arrestato in Russia giornalista di Forbes
Serghei Mingazov, giornalista russo di Forbes, è stato arrestato a Khabarovsk, città dell'estremo oriente della Russia, con l'accusa di aver diffuso false informazioni sull'esercito di Mosca. Lo ha riferito su Facebook il suo avvocato, Konstantin Bubon. Secondo il legale, Mingazov è accusato di aver ripubblicato foto e un articolo sugli eventi di Bucha sul suo canale Telegram "Khabarovskaya Mingazeta", che conta poche centinaia di iscritti.
Mingazov si trova nel centro di detenzione temporanea di Khabarovsk. L'avvocato ha spiegato all'agenzia Rbc che l'abitazione del cronista è stata perquisita, dopo di che è stato condotto presso il comitato investigativo dove gli sono state comunicate le accuse formalmente. "Hanno confiscato computer, telefoni, sia suoi che di sua moglie, e telefoni e computer dei bambini", ha detto Bubon.
Domani, i giudici decideranno se tramutare o meno il fermo in arresto. Serghei Mingazov lavora per Forbes ma in precedenza ha collaborato con il quotidiano economico Vedomosti. Ora rischia fino a dieci anni di reclusione.
Le organizzazioni per i diritti umani sostengono che centinaia di russi sono stati arrestati o multati per aver criticato l'offensiva russa contro l'Ucraina in base alle dure leggi sulla censura militare. Le autorità russe hanno preso di mira in particolare le persone che hanno pubblicato commenti su Bucha, il sobborgo di Kiev dove le truppe russe sono state accusate di aver commesso un massacro di civili inermi. Mosca ha ripetutamente respinto tali accuse e ha accusato Kiev e l'Occidente di aver inscenato l'uccisione di oltre 400 di civili e raccolto false testimonianze di torture.
In realtà le forze russe all'inizio della guerra in Ucraina hanno controllato la periferia di Kiev per circa un mese, compresa la città di Bucha. Le immagini dei civili morti trovati per strada e in fosse comuni fecero il giro del mondo, scatenando l'indignazione in Occidente.