La madre gli spegne la Playstation. 18enne si suicida, gettandosi da un ponte

Si è ucciso, gettandosi da un ponte autostradale, dopo un litigio con la madre che gli aveva spento la Playstation mentre stava giocando Grand Theft Auto. Paul Bickle, 18 anni, si è precipitato fuori della sua casa a Hockley Heath, nelle West Midlands inglesi, dopo che la madre Donna Brown gli ha spento la console “perché continuava a bestemmiare” ha detto poi la donna agli inquirenti, spiegando che il figlio aveva sviluppato una sorta di ‘dipendenza' dai videogames. “Era al piano di sopra a giocare con la sua PlayStation e ha iniziato a gridare e imprecare” ha detto. “Gli ho detto che non era accettabile, ma le urla e le parolacce sono peggiorate”. A quel punto la signora Brown si è recata al piano di sopra per cercare di far calmare il figlio.
“Gli ho detto: ‘Se non la smetti, spengo tutto’. E così ho fatto”, ha raccontato. “Ha urlato contro di me, ha iniziato a dirmi delle parolacce. Poi se n'è andato, sbattendo la porta di casa", ha concluso. “Giocava soprattutto a Grand Theft Auto, era il suo preferito. Non mi piaceva quel gioco a causa della violenza”, ha detto ancora la mamma di Paul. Il ragazzo soffriva di un disturbo ossessivo-compulsivo (OCD). “Passava ore nella vasca da bagno e si lavava le mani fino a farle sanguinare prima che accettasse di vedere un medico all’età di 16 anni” ha spiegato. La madre ha criticato i servizi sanitari per avergli somministrato un farmaco che, sostiene, era troppo forte. ”Aveva forti sbalzi d'umore. Poi ha iniziato a lavarsi sempre. Restava nel bagno per ore a lavarsi ripetutamente le mani. E’ questa cosa è andata sempre peggio” ha ricordato ancora. “Non era una persona violenta. Credo solo che fosse arrabbiato con la sua malattia”.