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Bimba di 4 anni stuprata, picchiata e lasciata a dormire in un canile dai suoi familiari

Abusata sessualmente, picchiata con una mazza da baseball e lasciata senza cibo: è questo l’incubo vissuto da una bambina della Louisiana, che oggi ha 12 anni, che ha raccontato le violenze subite da quando aveva 4 anni, dopo essere finita in un centro per la salute mentale. Sono state arrestate 5 persone, suoi familiari.
A cura di I. A.
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Picchiata, stuprata e lasciata senza cibo: è un vero e proprio inferno quello vissuto da una bambina americana di Harvey, in Louisiana, che oggi ha 12 anni, vittima di atroci violenze dall'età di 4 anni dei suoi stessi parenti. Ha rotto il suo silenzio dopo anni, denunciando cinque persone, tre uomini e due donne, dopo essere finita in una struttura per la salute mentale nella quale era stata ricoverata a Bilox, nel Mississippi. I fatti si sono verificati dal 2009 al 2017: aveva solo 4 anni quando hanno cominciato ad aggredirla con una mazza da baseball, a lasciarla senza cibo e a violentarla.

Dopo il racconto della ragazzina alla polizia locale, sono partite le indagini, che si sono concluse lo scorso 4 aprile con l'arresto di 5 persone: Tilman Carolise, 53 anni, Harrington Matherne, 66 anni, Farrel Tregre, 19, Tina Tregre, 46 anni e madre di quest'ultimo, e sua sorella, Terri Tregre, 40. La vittima ha riferito di essere stata abusata sessualmente in più occasioni da un suo parente, Carolise, e da altri due uomini, Farrel Tregre e Matherne. Secondo quanto riferito dallo sceriffo Jason Rivarde, il primo aveva anche minacciato la ragazza dicendole che l'avrebbe uccisa se avesse parlato con qualcuno degli stupri che subiva. Non solo. L'avrebbe anche costretta a dormire in un canile e una volta l'avrebbe violentata legandola ad un albero in una zona di campagna, dove l'aveva trascinata con la scusa di andare a pescare.

Anche due donne hanno partecipato agli abusi: le sorelle Tina e Terri Tregre, accusate di crudeltà nei confronti di un minore, avevano il compito di sorvegliare la porta della camera in cui avvenivano gli stupri, in un appartamento di Harvey, stroncando così sul nascere ogni tentativo di fuga da parte della bimba.

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