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Siria, l’Onu conferma: “Usate armi chimiche da Assad e dai ribelli”

Un’inchiesta dell’Onu svela che sia l’esercito governativo che i ribelli hanno commesso crimini contro l’umanità, utilizzando armi proibite, stuprando e torturando. Nella guerra che ha già causato oltre 90mila morti sembrano dunque non esserci “buoni e cattivi”. E in questo quadro, in arrivo per l’estate epidemie di tifo, colera ed epatite.
A cura di Davide Falcioni
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Mentre le diplomazie di tutto il mondo – con in testa Usa e Russia – si rimpallano la responsabilità delle crescenti difficoltà ad organizzare una conferenza di pace a Ginevra, e mentre dall'Unione Europea è arrivato lo stop all'embargo sulle armi ai ribelli, dall'Onu arrivano parole pesanti come macigni: ogni giorno in Siria vengono commessi crimini contro l'umanità. Entrambe le parti in causa in questa sanguinosa guerra civile hanno commesso massacri, torture ed utilizzato armi chimiche.

La Commissione d'inchiesta dell'Onu sulla Siria ha specificato che i vertiti militari governativi devono essere ritenuti responsabili dell'attuazione di una "politica concertata" volta alla violazione dei diritti umani. Ma il dossier non risparmia neppure i ribelli (sostenuti invece a gran voce da Regno Unito e Francia): testimonianze raccolte tra cittadini siriani e personale medico dimostrano che sia le forze governative fedeli ad Assad sia gli oppositori del regime hanno utilizzato armi proibite. Il loro impiego, tuttavia, è stato maggiore tra l'esercito regolare.

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Ma il rapporto dell'Onu bacchetta anche l'Unione Europea: si ritiene, infatti, che armare i ribelli possa aumentare a dismisura le violenze, specie tra i civili. Ban Ki-moon aveva nominato un team di esperti della Nazioni Unite con lo scopo di verificare l'utilizzo di armi chimiche da parte del regime, ma anche (sotto richiesta di Assad) da parte dei ribelli, nella fattispecie il 19 marzo scorso nel villaggio di al-Assal, nella provincia settentrionale di Aleppo. Insomma, l'inchiesta dell'Onu non salva nessuna delle due parti in causa. Entrambe hanno commesso crimini di guerra: utilizzo di armi proibite, stupri, torture, sparizioni forzate. Anche i ribelli si sono resi responsabili – seppur con un'intensità minore rispetto alle forze governative – di esecuzioni sommarie senza processo.

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Ma al rapporto dell'Onu segue anche quello dell'Organizzazione Mondiale della sanità, che ha certificato che la prossima estate esploderanno in tutta la Siria epidemie di tifo, colera, epatite e dissenteria, mentre sono già in corso quelle di morbillo. Così la conta dei morti sarà destinata a crescere ulterirmente, dal momento che il sistema sanitario nazionale è allo sfascio e in alcune zone il 70% degli operatori sanitari sono fuggiti.

 

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