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Sindaco di Trecate sotto accusa: avrebbe pagato Jo Squillo coi soldi destinati ai poveri

Secondo la denuncia del Pd di Trecate, il cachet di Jo Squillo e altri artisti alla Festa del riso di settembre sarebbe stato pagato con le risorse che dovevano servire per 500 pacchi alimentari per i bisognosi.
A cura di Susanna Picone
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Jo Squillo, protagonista della festa a Trecase
Jo Squillo, protagonista della festa a Trecase

Con i fondi destinati ai poveri il Comune di Trecate (Novara) avrebbe pagato il cachet di Jo Squillo e altri artisti alla festa del riso. La denuncia arriva dal Pd locale che accusa il sindaco di centrodestra Federico Binatti di aver usato circa dodicimila euro –  derivati da un appalto per la gestione mense che includeva 500 pacchi l'anno destinati ai poveri – per pagare i compensi degli artisti che il 23 e il 24 settembre scorso si sono esibiti alla festa nel comune piemontese. La cifra è emersa quando il Pd ha fatto un accesso agli atti per chiarire la questione dell'appalto vinto dalla Markas di Bolzano per la gestione delle mense scolastiche, un appalto da 9,1 milioni di euro per 12 anni. Nell'offerta erano appunto inclusi 500 pacchi alimentari l'anno da destinare ai poveri e servizi catering in occasione di eventi. Senza nessun tipo di atto di giunta l’amministrazione avrebbe deciso di chiedere all’azienda di monetizzare l’importo di cui non ha usufruito. “Abbiamo scoperto che il vicesindaco è riuscito a ottenere 11600 euro – ha spiegato l’esponente del PD Marco Uboldi  al Corriere della Sera -. Lo stesso importo dei cachet degli artisti chiamati alla Festa del riso, Jo Squillo, Johnson Righeira e Papa Winnie, pagati 11595 euro. Per noi non è stato un caso”.

Lo scontro sulla festa di settembre – Dito puntato, dunque, contro il sindaco e tentativo di intavolare una discussione (ma nel corso del consiglio comunale si è registrato il venir meno del numero legale, vista l’assenza della maggioranza). “Da tempo chiediamo chiarezza sulle spese della festa ‘Riso gorgonzola e antichi sapori’ del 23-24 settembre – ha spiegato ancora Uboldi ai media -. Questa maggioranza, incapace di governare la città, è invece bravissima a nascondersi e sfuggire alle responsabilità”. In queste ore è prevista la seduta consiliare che dovrebbe occuparsi del caso, ma intanto – secondo quanto si legge ancora sul Corriere – il vicesindaco ha replicato alle accuse spiegando di aver trovato delle sponsorizzazioni per sostenere le spese delle manifestazioni: “I pacchi dono invece sarebbero stati un doppione rispetto a quelli della Caritas. Noi li abbiamo in ogni caso finanziati attraverso l’assegno destinato alla Parrocchia”. In serata infine il sindaco Federico Binatti sembra aver ammesso una gestione alquanto singolare della vicenda e infatti ha deciso di ritirare le deleghe all'assessore competente perla materia, giudicando quanto accaduto "un fatto grave, che contraddice tutti quelli che sono i nostri valori: al centro del nostro percorso politico c'è da sempre l'attenzione per i più bisognosi".

Jo Squillo: "Io estranea ai fatti"

Nel frattempo anche l'artista citata nella vicenda ha tenuto a sottolineare la sua estraneità ai fatti. "Con la vicenda di Trecate non centro nulla. Tutti conoscono il mio impegno e sanno che lavorare per il sociale è una mia priorità da sempre", ha spiegato infatti Joe Squillo, aggiungendo: "Sono oltre 30 anni che lavoro e da sempre ho cercato di avere la massima attenzione al sociale". La showgirl poi ricorda di aver dato vita 5 anni fa all'iniziativa «Wall of Dolls» per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza contro le donne e che il 7 e l’8 marzo farò uno spettacolo in carcere a San Vittore proprio su questo argomento. "Tutto mi sarei aspettata nella vita fuorché una cosa del genere. Associare il mio nome a una vicenda del genere è l’operazione più meschina e vergognosa che dei giornalisti possano fare" ha concluso.

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