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Scuola, il governo annuncia: “Entro settembre verranno assunti 52.000 insegnanti”

Il ministero della Pubblica Istruzione e il ministero dell’Economia, dopo settimane di intense trattative, hanno trovato un accordo relativo alle nuove assunzioni nel comparto scolastico. Entro l’anno 2017/2018 verranno assunti e stabilizzati circa 52.000 docenti.
A cura di Charlotte Matteini
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Il ministero dell'Istruzione ha comunicato di aver trovato un'intesa con il ministero dell'Economia e delle Finanze e che presto verranno assunti un totale di circa 52.000 nuovi docenti. "Nella serata di ieri è stata raggiunta l’intesa tra ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e ministero dell'Economia e delle Finanze sull’attuazione della norma inserita in legge di Bilancio che prevede la trasformazione di 15.100 posti dell’organico di fatto, assegnati ogni anno a supplenti, in altrettanti posti dell’organico di diritto da coprire con docenti di ruolo con contratti a tempo indeterminato”, spiega il Miur. La trattativa, dunque, che andava avanti ormai già da settimane, è arrivata ad un punto di svolta. Inizialmente il Mef era propendo  concedere meno di 10mila cattedre da stabilizzare, mentre il Ministero della Pubblica Istruzione ne chiedeva 25mila. Alla fine saranno quindi poco più di 15mila le cattedre stabilizzate che, sommate agli oltre 20mila pensionamenti e ai 16mila posti liberi, determinano un contingente di oltre 51mila posti. La maggior parte dei posti di lavoro saranno ubicati al Nord. I 52 mila posti disponibili saranno suddivisi in tre tranche: il 60 per cento a favore di nuove assunzioni, il 30 per cento dedicato ai trasferimenti e il 10 per cento a passaggi di cattedra e di ruolo.

Le 15mila cattedre stabilizzate “verranno coperte con contratti a tempo indeterminato, favorendo così la continuità didattica e una maggiore stabilità del personale”. “La scuola merita questo riconoscimento. Trasformare ciò che oggi è organico di fatto in organico di diritto significa scegliere di continuare a investire sulla qualità della formazione delle e dei docenti, mettendo al centro gli interessi di studentesse e studenti, famiglie, insegnanti. L’obiettivo adesso è quello di garantire a studentesse e studenti di trovare tutte le docenti e tutti i docenti in cattedra a settembre fin dal primo giorno di scuola”, ha spiegato il ministro della Pubblica Istruzione Valeria Fedeli.

“La trasformazione di incarichi di fatto con l'inserimento nell'organico stabile del personale docente è parte di un processo complessivo di riforma che procede senza interruzioni. Una gestione avveduta e lungimirante delle finanze pubbliche è una condizione necessaria per sostenere il percorso delle riforme e ne rende possibile l'attuazione”, ha invece dichiarato il titolare del Mef, Pier Carlo Padoan.

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