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Scuola, fase C assunzioni: oggi 55mila insegnanti otterranno il posto via mail

I docenti avranno 10 giorni di tempo per accettare. E dal 20 novembre scatteranno le assunzioni vere e proprie: ma chi rifiuterà sarà definitivamente eliminato dalle graduatorie di merito e a esaurimento in cui sono iscritti. I sindacati sono già sul piede di guerra.
A cura di Biagio Chiariello
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Oggi, alle ore 16:00, partiranno le proposte di assunzione nella scuola per la fase C del Piano straordinario delle immissioni in ruolo, predisposto dal Governo Renzi. Attraverso la posta elettronica di ‘Istanze on lin’, oltre 48.812 prof su cattedre comuni e 6.446 sul sostegno (55.258 totali) conosceranno la tipologia di posto e la località dove dovranno andare ad insegnare. La risposta dei precari dovrà pervenire, sempre via internet, entro le ore 15.59 del 20 novembre. Qualora rifiutassero il posto individuato dall’algoritmo, verranno cancellati definitivamente da tutte le graduatorie pre-ruolo: dovranno tornare a fare le supplenze o i concorsi come semplici laureati.

Le polemiche dei sindacati in merito alle assunzioni

Come già successo con la Fase B del piano di assunzioni, a settembre, Anief ha predisposto una richiesta di “accesso agli atti”, da presentare al Tar, sempre al fine di comprendere come si è pervenuti all’individuazione. Il sindacato è sul piede di guerra: “E' un modo di procedere, top-secret, non accettabile per dei lavoratori che stanno per essere ammessi nei ruoli dello Stato, e per conoscere le modalità di scelta adottate dal sistema telematico è inevitabile produrre istanza di accesso agli atti”. Marcello Pacifico, presidente Anief, ha spiegato che attraverso il Tribunale amministrativo regionale, “risaliremo ai criteri adottati e valuteremo, con i nostri legali, se hanno rispettato le norme vigenti”.  Il problema riguarda il fatto che le sette aree disciplinari indicate dalle scuole non riusciranno sicuramente a coprire le oltre 150 discipline d’insegnamento. Creando inevitabili discordanze tra richieste e assegnazioni. Il rischio è, ad esempio, che dei docenti di musica si ritroveranno ad insegnare arte o scienze. “Nei prossimi giorni, appena il Miur renderà disponibili le proposte di assegnazione, l’Anief renderà pubbliche le modalità per procedere all’istanza di accesso agli atti presso il Tar” assicura Pacifico.

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