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Sciopero trasporti: domani fermi bus e metro

I sindacati si sono comunque impegnati a garantire il servizio in alcune fasce orarie. Le ragioni dello sciopero vanno ricercate nei tagli cospicui fatti al settore dei trasporti pubblici locali.
A cura di Davide Falcioni
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Quella di domani sarà una giornata di forti disagi per chi viaggia sui mezzi pubblici, visto che si terrà uno sciopero di 24 ore in tutte le principali città italiane. Tuttavia Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti e Faisa Cisal si sono impegnate al rispetto delle fasce di garanzia. A Roma, bus e metro circoleranno da inizio servizio alle 8.30 e dalle 17.30 alle 20 e a Milano da inizio servizio alle 8.45 e dalle 15 alle 18. A Torino il funzionamento della rete sarà garantita da inizio servizio alle 9 e dalle 12 alle 15, a Genova da inizio servizio alle 9.30 e dalle 17 alle 21 e a Bologna da inizio servizio alle 8.30 e dalle 16.30 alle 19.30. Invece a Napoli la fascia protetta è da inizio servizio alle 8.30 e dalle 17 alle 20 e a Bari da inizio servizio alle 8.30 e dalle 12.30 alle 15.30. A Palermo i mezzi pubblici viaggeranno normalmente da inizio servizio alle 8.30 e dalle 17.30 a fine servizio, mentre a Cagliari circoleranno da inizio servizio alle 9.30, dalle 12.45 alle 14.45 e dalle 18.30 alle 20.

Le ragioni della protesta – spiegano i sindacati – sono da ricercare nelle sempre maggiori incertezze per il settore. Oltre 110mila lavoratori infatti non hanno la sicurezza di un contratto a seguito della proposta di alcune giunte regionali di ridurre o azzerare il loro contributo al fondo perequativo che complessivamente vale, secondo i sindacati, 1,4 miliardi, il 22% del totale. "E' il decimo sciopero in cinque anni in cui siamo senza contratto ed è stato rinviato tre volte. Abbiamo usato questo strumento con grandissima responsabilità", ha detto il segretario nazionale della Filt Cgil, Alessandro Rocchi, in una conferenza stampa. "Ci hanno costretti allo sciopero – ha aggiunto Antonio Piras della segreteria Fit-Cisl – se fossero garantite le risorse, sarebbe facile firmare il rinnovo del contratto. E' un obiettivo per il quale il governo ha fatto molto, ma non le regioni". "Rischiamo che nonostante l'istituzione del fondo nazionale ci siano meno risorse, cioé meno autobus, meno treni e biglietti che continuano ad aumentare", ha concluso il segretario nazionale della Uiltrasporti, Salvatore Ottonelli.

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