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Sarzana, il giallo dell’architetto trovato morto: ucciso da un colpo di pistola in bocca

Gli inquirenti non escludono la pista del suicidio, ma ancora non è chiara la dinamica della morte di Giuseppe Di Negro, trovato senza vita sabato sera nei pressi di un fiume in provincia di La Spezia. L’arma del delitto sarebbe un revolver calibro 38, lo stesso di proprietà del padre della vittima, ma si cercano conferme.
A cura di Ida Artiaco
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Giuseppe Di Negro, 50 anni (Facebook).
Giuseppe Di Negro, 50 anni (Facebook).

È stato ucciso da un colpo di pistola in bocca Giuseppe Di Negro, l'architetto di Sarzana, in provincia di La Spezia, trovato agonizzante e col cranio fracassato nel tardo pomeriggio di sabato 21 ottobre nei pressi di un fiume. È morto poco dopo l'arrivo dei soccorsi che l'hanno scoperto in una pozza di sangue. Il proiettile, che ha provocato una profonda ferita nella zona occipitale della testa, è stato poi trovato dal medico legale in sede autoptica. La polizia, pertanto, non esclude il suicidio, ma continuano le indagini per cercare di ricostruire la dinamica di quanto accaduto. Ad avvalorare, però, questa ipotesi ci sarebbe la scomparsa di un revolver calibro 38, di proprietà del padre della vittima, che custodiva in casa, e che coinciderebbe proprio con l'arma usata dal 50enne per togliersi la vita.

Il mistero sulla vicenda del decesso di Di Negro, stimato professionista conosciuto in tutta la zona dello spezzino, continua. Stando ad una prima ricostruzione fornita dagli inquirenti, pare che l'uomo, poco prima di morire, si sia recato proprio in casa dei genitori per cercare una stampa o un poster, forse antichi, anche se al momento non è chiaro se l'elemento sia o meno legato agli eventi successivi. Fatto sta che poco più di un'ora dopo, intorno alle 21:30 di sabato sera, il suo corpo è stato rinvenuto agonizzante e col cranio fracassato dai carabinieri su segnalazione di due ragazzini che lo avevano intravisto nei pressi di via Aldo Moro. Sul posto i sanitari non hanno potuto far altro che decretarne il decesso, mentre gli investigatori stanno procedendo a interrogare amici e conoscenti. Formalmente non ci sono indagati e per il momento gli inquirenti sembrano escludere da eventuali responsabilità gli appartenenti alla cerchia più stretta delle conoscenze dell'uomo. Intanto, sono attesi nelle prossime ore i risultati dell'autopsia che potrebbero ulteriormente fare chiarezza sul caso.

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