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Zingaretti a Fanpage.it: “Mio erede? Non è una monarchia, ma lascio una Regione Lazio rinata”

“Noi lasciamo un’eredità di una regione che è rinata e di un’alleanza che sostiene ora questa presidenza, che è nata in aula e che è molto competitiva perché larga”, ha dichiarato Zingaretti nel corso di un’intervista rilasciata al direttore di Fanapage.it, Francesco Cancellato.
A cura di Enrico Tata
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Dopo dieci anni alla guida della Regione, il presidente del Lazio, Nicola Zingaretti, lascerà il suo incarico. Alle Regionali del 2023 il centrosinistra ripartirà dal campo largo che sostiene l'attuale presidenza e che comprende anche il Movimento 5 Stelle. L'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato, che in questi mesi ha guidato la battaglia contro la pandemia da coronavirus, ha già annunciato l'intenzione di candidarsi alle primarie.

Zingaretti a Fanpage.it: "Regione è rinata, ora mantenere questa alleanza"

"Noi abbiamo vinto due volte, nel 2013 e nel 2018. È la prima volta nella storia della Regione Lazio che per due volte consecutive otteniamo una vittoria, ahimè in due giornate drammatiche, perché anche nel 2013 il centrosinistra in quello stesso giorno aveva perso. Sono contento che si chiuda un decennio. Sul futuro, noi lasciamo un'eredità di una regione che è rinata e di un'alleanza che sostiene ora questa presidenza, che è nata in aula e che è molto competitiva perché larga", ha dichiarato Zingaretti nel corso di un'intervista rilasciata al direttore di Fanapage.it, Francesco Cancellato.

Zingaretti: "Non fermiamoci ora, crescita Regione Lazio deve continuare"

"Sul futuro mi auguro che, sulla base delle cose fatte, questa maggioranza sappia immaginare quello che abbiamo chiamato ora ‘la rinascita del Lazio' e trovi le forme per continuare. Si è detto le primarie, affinché si coinvolga questo pluralismo e questa ricchezza come occasione anche di individuare le personalità che possano farlo. Io penso che su questo, in maniera abbastanza serena, si stia arrivando a una scelta. Non dobbiamo criminalizzare l'esistenza del confronto politico, che è anche confronto tra persone. Diamo però a questa scelta un senso forte: rinnovare, voltare pagina e continuare una stagione di crescita e sviluppo della nostra regione che finora non avevamo mai conosciuto", ha spiegato ancora Zingaretti. "Pensate che nel 2013 nel Lazio, causa commissariamento, si potevano assumere solo 60 persone nella sanità. In un biennio abbiamo fatto oltre 10.000 assunzioni e stabilizzazioni. Ma penso anche alle start up, ai tempi di pagamento, alle imprese, alla crescita dell'export… tutto questo ci dice che questa fase è servita. Non fermiamoci ora. Ecco, l'unico contributo che darò alla fase successiva, perché non siamo in una monarchia, è proprio questo: non fermatevi ora".

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