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L'omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro

Willy Monteiro ucciso a Colleferro, ad agosto un arrestato denunciato per aver picchiato vigile

Mario Pincarelli, uno dei quattro ragazzi arrestati per l’omicidio del 21enne Willy Monteiro Duarte, era già stato denunciato il 21 agosto per aver picchiato con calci e pugni un vigile urbano che gli aveva chiesto di indossare la mascherina. Appassionato di karate, era noto alle forze dell’ordine per numerosi episodi di violenza. Così come il gruppetto di amici di cui faceva parte, sempre pronto a menare le mani alla prima occasione.
A cura di Redazione Roma
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Una lite sfociata in un’aggressione ai danni di un vigile urbano di Artena. Sono le sette di sera del 21 agosto e la municipale passa vicino uno dei bar del paese per controllare e assicurarsi che ci sia il distanziamento e che tutti indossino la mascherina. “L’ho invitato a mettersi la mascherina perché c’era tanta gente, soltanto che il ragazzo ha reagito male”, spiega a Fanpage uno dei vigili urbani. Il ragazzo in questione è Mario Pincarelli, uno dei quattro giovani di Artena, arrestati con l’accusa di aver ucciso lo scorso sabato notte, vicino la caserma dei carabinieri di Colleferro Willy Monteiro. Il giovane di Artena ha colpito con calci e pugni l’agente della municipale, che ha riportato contusioni e lividi in diverse parti del corpo. Dopo l’episodio i carabinieri hanno identificato il ragazzo ed è partita una denuncia per aggressione.

Negli anni passati il giovane artenese è stato protagonista di altri episodi simili: qualche anno fa infatti, durante il palio delle contrade – una manifestazione popolare che si svolge in paese ogni agosto – ha causato risse e litigi per futili motivi. “Non è la prima volta che quel gruppo crea problemi, basta uno sguardo e loro partono con le botte, escono di casa per cercare la rissa”. Così oggi a Fanpage alcuni giovani di Colleferro e di Artena hanno commentato la triste notizia della morte di Willy Monteiro. Oltre a questo ragazzo denunciato per aggressione ad agosto, ci sono due fratelli della zona Colubro, una contrada di Artena. Gabriele e Marco Bianchi sono conosciuti per i loro successi nelle MMA, le arti marziali miste. Gabriele ha anche aperto recentemente una frutteria a Cori, finendo sui giornali come esempio di ripartenza post-covid delle attività commerciali nei piccoli paesi.

“Non era una spedizione punitiva, era violenza immotivata. Quando le cronache parlano di spedizione punitiva cercano di screditare la vittima, come se fosse colpa sua in modo che la gente possa dire “se l’è cercata”. Willy era un ragazzo d’oro tenetelo a mente”, ha scritto questa mattina un amico di Willy in una storia Instagram. “Non è il fatto che bevono, si drogano e altre cose così, racconta una ragazza di Colleferro che era nella zona dei pub sabato sera. Sono stata lì fino mezzanotte – continua la ragazza – e non ho visto nulla di particolare. Conosco poco quel gruppo, so solo che fanno scoppiare spesso risse e stavolta ci ha rimesso un ragazzo poco più grandi di me”. L’episodio di agosto con il vigile urbano, i vari atti di violenza ad Artena che vedono coinvolti i quattro arrestati, insieme ai commenti sui social dei giovanissimi, fanno illuminare una strada diversa; un racconto differente in cui la movida, l’alcool e le ore piccole sono soltanto lo sfondo delle azioni dei quattro artenesi che, al di là di dove si trovino, bar o pub che sia, picchiano per dimostrare di essere importanti in zona, per affermare che controllano il territorio.

Alessandro Coltré

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