Violenta una donna a piazza Cavour: condanna ridotta ad un anno per infermità mentale

È stato condannato ieri sei anni e sei mesi di carcere, ma con la pena ridotta sconterà soltanto un anno. H.I., un ragazzo di 27 anni di origine eritrea che vive come senza fissa dimora, ha stuprato una donna, anche lei senzatetto, a piazza Cavour: arrestato e portato in carcere, ieri è stato condannato dalla quinta sezione penale del Tribunale di Roma per violenza sessuale, lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. Presto, però, come spiega il Messaggero, è arrivata la riduzione della pena per una parziale infermità mentale.
Lo stupro
È successo nella notte del 12 novembre 2021, alle 3 e 20 del mattino quando un tassista ha denunciato un'aggressione avvenuta in piazza Cavour. Gli agenti del Borgo XVIII sono immediatamente intervenuti, trovando il ragazzo che stava ancora violentando la donna all'angolo con via Tasso. Come ha spiegato in seguito la vittima, il ragazzo ha approfittato dei problemi di deambulazione che l'affliggevano per spingerla a terra: la donna si muoveva grazie al sostegno delle stampelle che il giovane ha preso e lanciato via. Poi, una volta a terra, per evitare che continuasse ad opporre resistenza, l'ha colpita più volte con il bastone.
L'arrivo dei soccorsi
Oltre agli agenti di polizia, sul posto sono intervenuti anche gli operatori del personale del 118, allontanati da un colpo di bastone. Il ragazzo è stato bloccato soltanto con l'intervento degli agenti: "Ha opposto resistenza minacciando anche me con il bastone, lo roteava davanti ai miei occhi dicendo che dovevamo andare via", ha dichiarato in aula uno dei due agenti intervenuti.
La condanna
Come anticipato, ieri l'uomo è stato condannato a sei anni e mezzo. Il perito richiesto dalla difesa, però, ha accertato una parziale instabilità mentale: la pena è dunque stata ridotta ad un anno di libertà vigilata, durante il quale l'uomo dovrà sottoporsi a terapie psicologiche alla Asl. Nell'anno precedente allo stupro, nel luglio del 2020, il ragazzo aveva tentato di togliersi la vita, buttandosi nelle acque del Tevere ed era stato salvato soltanto dall'arrivo di uno degli agenti dell'Ispettorato Vaticano.