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Villa Celimontana chiusa per mesi e riaperta a metà, i cittadini: “Spazio verde sprecato”

I cittadini romani protestano per la riapertura parziale di Villa Celimontana, dopo mesi di chiusura a causa della presenza di guano e rami pericolanti, che ne mettono a repentaglio la sicurezza. “Chiediamo di essere informati sulle tipologie e sui tempi dei lavori e sulle strategie che il Comune ha in mente”.
A cura di Alessia Rabbai
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Villa Celimontana è rimasta chiusa al pubblico per cinque mesi a causa di guano e rami pericolanti. Dopo le proteste dei cittadini la sindaca Virginia Raggi l'ha riaperta, ma solo in parte. Nei giorni scorsi Fanpage.it ha raggiunto i residenti che chiedono al Comune di Roma partecipazione e progettualità per il prossimo anno. "Leggevo i cartelli dei bambini e le varie scritte, ma non avevo idea che fosse chiusa – spiega una ragazza di passaggio in zona – è un luogo bellissimo ed è un peccato sprecarlo, anche perché le ville che restano aperte poi diventano più affollate". Villa Celimontana è quanto rimane dell'originario giardino dei Mattei al Celio, costruito negli ultimi decenni del 1500, un luogo di interesse archeologico e monumentale sulla via della Navicella. "Questa villa è importantissima per questo territorio, perché è uno spazio verde per le famiglie – spiega Sara Lilli, Capogruppo PD I Municipio – I comitati dei cittadini si sono attivati fin da subito, mentre come Municipio stiamo pressando l'amministrazione capitolina".

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"Guano e rami pericolanti"

Le criticità sulla completa riapertura di Villa Celimontana riguardano la presenza di guano e di rami pericolanti, che potrebbero mettere a rischio la sicurezza dei cittadini: "Il primo gennaio sono arrivati gli storni cacciati dai botti di Capodanno se ne sono andati verso la fine di febbraio, hanno prodotto una grande quantità di guano ed hanno spezzato rami – spiega Paolo Gelsomini, associazione Progetto Celio – Nessuno se ne è preoccupato. Il 4 marzo scorso la Sovrintendenza delle Ville e dei Parchi Storici ha sollecitato il Dipartimento Tutela Ambientale, che si è messo in moto, con un sopralluogo". La richiesta dei cittadini è "non di entrare nel merito delle cose tecniche, di decidere con il Comune quali alberi potare e cosa pulire ma di essere informati sulle tipologie e sui tempi dei lavori e sulle strategie che il Comune ha in mente di mettere in pratica, per fronteggiare il ritorno degli storni a novembre, altrimenti la villa sarà chiusa per sette mesi all'anno".

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