81 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“Vi metto le sue ceneri nel brodo”, così parlava il boss Michele Senese dopo la morte di Diabolik

Piscitelli era entrato nella malavita nell’orbita dei Senese, na nelle intercettazioni in carcere di Michele ‘O Pazz il capo degli Irriducibili sembrava aver davvero perso il favore del suo vecchio mentore. La camorra ha dato il semaforo verde a chi lo voleva morto?
A cura di Beatrice Tominic
81 CONDIVISIONI
Fabrizio "Diabolik" Piscitelli
Fabrizio "Diabolik" Piscitelli

"Non ti posso dare un cucchiaino di polvere, l'apro e vi do un cucchiaino di polvere ad ognuno, ve lo mettete dentro al brodo", diceva dal carcere il boss della camorra Michele Senese, detto O' Pazzo, il 15 settembre nel 2019 durante un colloquio con la moglie e il figlio. La "polvere" a cui faceva riferimento era quella delle ceneri di Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, capo ultrà ucciso nell'agosto dello stesso anno.

La conversazione, intercettata dalla squadra Mobile di Roma su delega della Direzione distrettuale antimafia, mostra come il rapporto fra Piscitelli e il clan Senese, all'ombra del quale era cresciuto, fosse forse crisi. Da comprimario, voleva diventare il protagonista assoluto della malavita romana,  come dimostra il tentativo di farsi garante di una pax mafiosa a Roma, proprio come fanno i boss.

Anche secondo gli inquirenti dietro alla morte del leader degli Irriducibili, "aleggia l'importante impronta della famiglia Senese". Piscitelli, dopo essere uscito dall'orbita del clan, aveva ampliato i suoi affari malavitosi dalla sola Roma Nord all'intera capitale.

Il corpo di Diabolik è stato rinvenuto in una panchina del Parco degli Acquedotti. Ad ucciderlo, il killer cubano Raul Esteban Calderon, arrestato in quanto esecutore materiale dell'omicidio. Indagati come mandanti, invece, i rivali Giuseppe Molisso, Leandro Bennato e Alessandro Capriotti. Nei loro confronti la procura ha chiesto l'archiviazione per la mancanza di prove.

Come aveva già detto in una conversazione telefonica il genero di Piscitelli nello stesso mese in cui il suocero è stato ucciso, il clan campano deve aver sicuramente appoggiato l'omicidio "altrimenti sarebbe successo un patatrac" se fosse stato ucciso dentro l'area di influenza dei Senese senza un loro assenso. La zona sud di Roma, quella in cui si trova il Parco degli Acquedotti, si trova in uno dei territori dei Senese: se l'omicidio fosse avvenuto senza il loro consenso, sarebbe ricominciata la guerra fra clan. Piscitelli aveva perso il favore del suo vecchio mentore Michele Senese? Il clan ha avuto un ruolo diretto o indiretto nella sua morte? Chi ha ucciso Diabolik ha chiesto "l'autorizzazione" al vecchio boss? Domande che attendono ancora una risposta.

81 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views