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Venduta la villa di Franco Zeffirelli a Viterbo, la dimora del regista da 300 metri quadri e 2 ettari di parco

Ristrutturata, con 300 metri quadrati e due ettari di parco, Villa Zeffirelli a Viterbo è stata venduta ad una famiglia. Il proprietario era il figlio adottivo Luciano. Zeffirelli aveva un legame profondo con il Viterbese e con la tradizionale Macchina di Santa Rosa.
A cura di Alessia Rabbai
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Villa Zeffirelli a Viterbo
Villa Zeffirelli a Viterbo

Villa Zeffirelli a Viterbo è stata venduta a maggio scorso. La dimora del maestro e regista italiano di ‘Gesù di Nazareth' (1977) con vista sui Monti Cimini è immersa nel verde e si trova a pochi chilometri dal capoluogo dell'Alto Lazio. Ad acquistarla è stata una famiglia viterbese, l'immobile era in vendita da giugno del 2024 con un annuncio sul sito Coldwell Banker. A renderlo noto è l'agente immobiliare Marco Cristofari, che qualche giorno fa ha pubblicato un avviso sui social newtork di avvenuta vendita.

La villa del regista Franco Zeffirelli a Viterbo

Villa Zeffirelli ristrutturata è grande 300 metri quadrati, con un terrazzo di oltre venti metri quadrati e conta ben due ettari di parco. All'interno è rivestita con pavimenti in cotto, inserti in pietra di Positano e in parquet. Le porte artigianali in legno. Altri dettagli degli ambienti interni sono il camino antico e il soffitto a cassettoni. La proprietà dispone anche di depandance per ospiti o collaboratori domestici. La villa a Viterbo è solo una delle proprietà possedute negli anni dalla famiglia Zeffirelli. I parenti del regista Franco, come suo figlio adottivo Luciano, conservano ricordi indimeticabili vissuti tra le loro mura.

Il legame tra Franco Zeffirelli e Viterbo

Franco Zeffirelli è morto nel 20219 a Roma. Il regista ha sempre avuto un legame profondo con Viterbo e la sua provincia, che amava e dove appunto aveva anche una casa. Il territorio del Viterbese in particolare è stato set cinematografico di alcuni dei suoi film, come ad esempio ‘Romeo e Giulietta' (1968), girato anche all'interno e all'esterno della chiesa di San Pietro a Tuscania. Zeffirelli era molto legato alla tradizione Viterbese della Macchina di Santa Rosa.

"Mio padre è sempre stato molto legato a Viterbo – spiega suo figlio Luciano – Già nel '66 insieme ad Anna Magnani vide la Macchina di Santa Rosa e ne rimase impressionato". Luciano è stato un facchino dal 1973 al 1986.

Nel 1986 l'allora sindaco di Viterbo ha proposto a Franco Zeffirelli di partecipare al concorso per con la realizzazione di un bozzetto per il nuovo modello di Macchina. Lui ha preso parte, ma poi il suo progetto è stato scartato. È stato proprio a Viterbo che Zeffirelli ha conosciuto Luciano, poi diventato suo figlio adottivo. Il loro incontro è avvenuto al Teatro Unione nel 1981, in occasione del Cucciolo d'argento, una manifestazione che aveva come scopo quello di aprire un canile a Viterbo.

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