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“Vaticano vuole comprare la tua casa in vendita”: la truffa del finto prete da 80mila euro in lingotti d’oro

Due fratelli sono rimasti vittime della truffa del finto prete. Convinti di fare un affare con il Vaticano, gli hanno consegnato 80mila euro in lingotti d’oro.
A cura di Alessia Rabbai
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Una banda di truffatori è riuscita a portare via 80mila euro in lingotti d'oro a due fratelli, vittime di un raggiro. Avevano messo in vendita una villa ed erano convinti che avrebbero fatto l'affare della loro vita, invece sono stati truffati, ingannati da un falso prete, che gli aveva promesso avrebbe fatto da garante tra loro e la "Santa Sede". Sulla vicenda dopo la denuncia dei due fratelli ora indagano gli agenti della Polizia di Stato, che cercano di risalire ai responsabili del colpo, non ancora trovati.

Come riporta Il Messaggero i fatti risalgono ad alcuni mesi fa e sono avvenuti a Roma. Protagonisti sono due fratelli, che hanno deciso di mettere in vendita una grande villa di famiglia in Calabria dal valore di centinaia di migliaia di euro. Così hanno pubblicato un annuncio online descrivendone le caratteristiche. A distanza di alcuni giorni una fantomatica agenzia immobiliare li ha contattati per email e per telefono.

Un uomo ha spiegato loro – inventandolo – che alla villa è interessato il Vaticano e che avrebbero potuto pagare ben 200mila euro, tutti in nero. I due fratelli hanno accettato l'offerta, ingolositi dal fatto che i soldi sarebbero stati tutti per loro. Per portare a termine la vendita però, avrebbero dovuto consegnare prima 80mila euro in lingotti d’oro ad un intermediario, ossia un sacerdote, che appunto avrebbe fatto da garante. In cambio avrebbero ricevuto il denaro pattuito chiuso all'interno di una valigetta.

I due fratelli quando hanno visto il religioso non hanno avuto alcun dubbio che si trattasse di una compravendita seria e si sono sentiti sicuri di consegnargli i lingotti, con l'indicazione da parte di lui, che si sarebbero incontrati di nuovo il giorno successivo per la firma dal notaio conclusiva dell'atto di vendita. E così hanno fatto. Ma una volta aperta la valigetta, quando il sacerdote se n'era già andato, la sopresa è stata amara: al suo interno c'erano banconote false. Poi la denuncia alla Polizia, capito di essere stati truffati.

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