Una stanza per le vittime di violenza: “Bollettino di guerra, 300 denunce nel 2025 vicino Roma”

Trecento informative di reato inviate in Procura, con 159 interventi richiesti al 112. Sono i numeri dei codici rossi calcolati da gennaio 2025 all'interno territorio della provincia Nord di Roma, tredici Comuni che ricadono nella Compagnia dei carabinieri di Bracciano. Stamattina, mercoledì 10 dicembre Giornata Mondiale dei Diritti Umani, è stata inaugurata una "Stanza tutta per sé" all'interno della caserma in via Braccianese.
L'iniziativa nasce dal titolo del saggio di Virginia Woolf, la quale riteneva che le condizioni importanti per le donne fossero due: avere un'indipendenza economica e appunto una stanza tutta per sé. Un'idea che l'autrice britannica pensava dal punto di vista letterario e che oggi si è concretizzata in luoghi dove le donne possono riappropriarsi della loro vita.
Un progetto nazionale partito nel 2015 tra Arma dei carabinieri e associazione Soroptimist International, con lo scopo d'incoraggiare le persone vittime di violenza a rivolgersi alle forze dell’ordine, sostenendole nel delicato momento della denuncia all'interno di spazi protetti e accoglienti.
"I numeri dei codici rossi rivelano un bollettino di guerra"

"I numeri dei codici rossi sono preoccupanti – ha commentato il procuratore di Civitavecchia Alberto Liguori – Solo dal territorio della Compagnia di Bracciano arrivano in Procura 300 notizie di reato: è un bollettino di guerra. Possiamo dire che l'attività principale della Procura di Civitavecchia è il codice rosso, abbiamo istituito praticamente un front office. Trecento casi di violenza di genere da gennaio 2025 significano quasi uno al giorno".
Un luogo quello inaugurato stamattina che, come spiega il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Tivoli Antonio Altobelli, rappresenta uno spazio importante "nel facilitare l'ascolto attento delle vittime all'interno di un determinato procedimento, specialmente quelle vulnerabili".
"Ascoltare le vittime in un ambiente famigliare"

Il comandante della Compagnia di Bracciano Simone Notaro ha spiegato l'importanza che riveste uno spazio protetto in cui ascoltare le vittime di violenza per il lavoro delle forze dell'ordine: "I codici rossi nascono in situazioni di criticità che vedono l'intervento di una pattuglia e la denuncia nelle nostre sedi. Avere a disposizione uno spazio d'ascolto dedicato ci consente di accogliere le vittime in un ambiente famigliare e lontano da situazioni di estrema difficoltà e spesso caotiche come abitazioni in cui si è consumata una violenza, in mezzo alla strada o all'interno di un freddo ufficio".
Una stanza tutta per sé, spiega il comandante Gruppo carabinieri Ostia Raffaele Romano, rappresenta "un segno concreto all'interno del territorio nei confronti della popolazione, qualcosa in più oltre all'impegno che mettiamo nel nostro lavoro tutti i giorni, un segnale importante in un contesto difficile".
La mappa delle stanze tutte per sé in Italia

Il progetto nazionale "Una stanza tutta per sé" è raccolto in una mappa delle stanze facilmente consultabile online anche sui siti web ufficiali di carabinieri e polizia di Stato. "Il numero delle denunce è ancora troppo basso, c'è tanto sommerso" commenta Adriana Macchi, presidente Soroptimist Italia. Le linee guida indicano che queste stanze devono assomigliare il meno possibile a un ufficio di polizia o a una caserma.
Si propongono come pezzi di casa con arredamento e colori, che predispongono all'accoglienza, all'ascolto e dunque alla denuncia. Nella stanza inoltre c'è uno strumento che si chiama "una stanza tutta per sé portatile", ossia un pc con una piccola cassa contenente una microcamera ad alta definizione, che consente di registrare in condizioni di luce e voce schermata, uno strumento che può essere usato nei pronto soccorso e nelle case di accoglienza.
