Ucciso nel raid a Latina mentre festeggiava la nascita del figlio: caccia ai killer di Singh Jaseer

Stava festeggiando la nascita di suo figlio Singh Jaseer, quando è stato preso a sprangate e ammazzato a soli 29 anni, in quella che doveva essere un'occasione di gioia. Non ha ancora una spiegazione quanto avvenuto sabato sera a Borgo Montello, in provincia di Latina, nel casolare di via Montefalcone. Ma soprattutto non sono stati ancora individuati i responsabili dell'aggressione che ha portato alla morte del giovane e al ferimento di altre dieci persone. Sul caso indagano gli agenti della Squadra Mobile di Latina, che stanno ascoltando le persone presenti quella sera alla festa e che hanno assistito al raid. Per ora nulla: chi c'era non parla, forse perché non sa nulla, forse perché non vuole inimicarsi qualcuno di potente. Alla base della spedizione punitiva, organizzata e pianificata, potrebbero esserci vari motivi. S'indaga nella direzione delle estorsioni o del capolarato. Dalle prime informazioni sembra che gli aggressori fossero anch'essi membri della comunità indiana.
L'aggressione durante la festa in via Montefalcone
Un vero e proprio assalto con pistole e bastoni a una festa di circa una cinquantina di persone che si stava tenendo nel casolare. Un gruppo di persone armate ha fatto irruzione nell'abitazione di via Montefalcone e si è scagliata sui presenti accanendosi soprattutto su Singh Jaseer, che stava festeggiando la nascita del figlio. Sono stati sparati anche dei colpi di pistola, che fortunatamente non hanno ferito nessuno: cinque i bossoli recuperati sulla scena dalla polizia scientifica, che ha subito delimitato l'area e raccolto le prove.
Coletta: "Episodio gravissimo"
"Si tratta di un episodio gravissimo, sul quale attendiamo gli esiti delle indagini della Squadra mobile che faranno piena luce sui contorni della vicenda – ha dichiarato il sindaco di Latina Damiano Coletta – Dispiace tantissimo apprendere che sia costato la vita a una persona e dispiace anche che tutto questo sia accaduto, almeno secondo quelle che sono le prime risultanze investigative, all'interno di una comunità, quella indiana, che nella zona di Latina si è sempre mostrata pacifica e che ha dimostrato negli anni di riuscire ad integrarsi con il territorio senza alcun problema".