Turista 14enne mangia un baklava a Roma e muore: indagini sulla ditta che distribuisce il dolce

La notizia risale a ottobre 2024: una turista inglese di 14 anni è morta per shock anafilattico dopo aver mangiato un baklava in un ristorante di Roma. Conteneva tracce di pistacchi non dichiarate. A distanza di quasi dieci mesi sono state avviate nuove indagini che mettono nel mirino la ditta distributrice del dolce e che sollevano dalle responsabilità il ristoratore che aveva venduto la specialità greca.
Le analisi effettuate dagli specialisti della Asl Roma 6 hanno confermato la presenza di tracce di pistacchi, non segnalati nella confezione del dolce. Secondo le prime analisi, la contaminazione sarebbe avvenuta durante la fase di produzione e, quindi, il personale del locale romano non ha avuto alcuna colpa nel non segnalare la presenza di pistacchi all'interno del dolce.
L'ipotesi di reato è quella di omicidio colposo, ma nel registro degli indagati è stata stralciata la posizione del titolare del ristorante ed è stato iscritto il nome del rappresentante dell'azienda importatrice. Stando a quanto si apprende, il baklava è stato ritirato dal commercio e la produzione è stata temporaneamente bloccata.
La turista inglese si è sentita subito male dopo aver ingerito il dolce. Soccorsa, è stata trasportata d'urgenza all'ospedale San Camillo, dove è morta poco dopo il ricovero. Nelle scorse settimane a Roma si è verificato un altro caso simile: una ragazza è morta dopo aver mangiato un avocado toast che conteneva una salsa di arachidi. In questo caso alla base del malore e della morte della ragazza ci sarebbe stata un'incomprensione linguistica tra lei e il personale del locale romano.