Tso al Santo Spirito per il 40enne che ha tentato l’irruzione in Vaticano: voleva parlare con il Papa

Simone B, il 40enne che ieri sera ha forzato con la sua Panda i varchi di controllo del Vaticano, è stato accompagnato al reparto di psichiatria dell'ospedale Santo Spirito in Sassia per essere sottoposto a un Trattamento sanitario obbligatorio. Lo comunica in una nota il Vaticano. La misura, si apprende, è stata decisa "al termine dell'interrogatorio da parte del magistrato alla presenza del legale di fiducia".
L'uomo voleva parlare con il Papa
Stando a quanto si apprende, ieri pomeriggio l'uomo ha tentato almeno altre due volte di entrare, ma è stato sempre respinto ai controlli dalla Guardia Vaticana. Come ultimo e disperato tentativo, ha forzato i varchi ed arrivato fino al cortile di San Damaso. La sua intenzione, secondo le prime ricostruzioni, era quella di parlare con papa Francesco.
L'irruzione di ieri
L'episodio è avvenuto intorno alle 20 di ieri all'ingresso di Sant'Anna, che si trova accanto alla chiesa di Sant'Anna, in via di Porta Angelica, a destra, guardando la basilica, di piazza San Pietro. Noncurante delle indicazioni della gendarmeria, l'uomo ha forzato ad alta velocità due varchi di controllo. A quel punto un ispettore ha esploso un colpo di pistola all'indirizzo delle ruote della Panda, ma l'auto ha continuato la sua corsa. Ma ormai gli addetti alla sicurezza avevano disposto l chiusura del portone dell'edificio della Zecca, che permette l'accesso alla città del Vaticano e alla residenza del Papa. È stato lo stesso automobilista a fermarsi e a scendere dalla macchina una volta arrivato al cortile di San Damaso, il cortile principale del Palazzo Apostolico.