Truffe agli anziani: in due a processo, trenta le vittime dei raggiri

Due uomini, tra loro cognati originari di Napoli, sono stati rinviati a giudizio per truffa e ora si trovano in carcere. Questa la decisione del giudice delle indagini preliminari, che ha accolto la richiesta della Procura di Roma. I fatti raccontati da Il Messaggero sono avvenuti a Roma nel 2018. Vittime dei due presunti responsabili una trentina di anziani e nei confronti degli imputati ci sono vari procedimenti aperti. Gli anziani, alla proposta dei due complici, convinti che si trattasse di un vantaggio per loro e per i propri cari, gli consegnavano il denaro richiesto. Gli imputati fingevano al tal punto da immedesimarsi nella parte dei figli delle vittiime, chiamando l'anziano e recitando la loro parte, spiegando che era tutto vero e che si dovevano fidare, alcuni ci hanno creduto. Ora dopo il rinvio a giudizio dovranno rispondere davanti al giudice delle accuse a loro carico.
All'interno della busta c'era un foglio bianco
Secondo quanto ricostruito in sede d'indagine i due imputati di quarantatré e quarantacinque anni avrebbero preso di mira gli anziani, approfittando della loro fragilità, avvicinandoli in strada e promettendo loro di potergli fare avere migliaia di euro, dai sette ai dodicimila, in assegno da riscuotere per un rimborso assicurativo destinato a un loro parente. Un rimborso da parte dell'assicurazione per un incidente stradale inventato, in cui un loro caro era rimasto coinvolto e che gli spettava di ricevere per diritto. Per avere i soldi però avrebbero dovuto pagare in contanti la parcella di un fantomatico avvocato. Per chi non aveva il denaro con sé e se ne rammaricava, i truffatori lo rassicuravano, dicendo che lo avrebbero accompagnato di persona a prelevare in banca la cifra necessaria per ‘godere' del vantaggio che gli promettevano. All'interno della busta con sopra scritto il loro nome c'era invece solo un foglio bianco.