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Triplice omicidio a Prati (Roma)

Triplice omicidio a Prati, pm valutano premeditazione: De Pau travestito per non farsi riconoscere

Per non farsi riconoscere dalle telecamere in strada, Giandavide De Pau ha travisato il proprio volto per non farsi riconoscere. I pm non escludono la premeditazione.
A cura di Natascia Grbic
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Oltre all'omicidio volontario, i pm che si stanno occupando del caso di Giandavide De Pau potrebbero contestargli anche la premeditazione. Il 51enne, ex guardaspalle del boss Michele Senese, si è infatti presentato nell'appartamento di via Riboty e poi in via Durazzo travisato, in modo da non essere riconoscibile dalle telecamere di sorveglianza presenti in zona. Aveva indosso occhiali da sole, mascherina, cappuccio calato in testa e anche una sciarpa a coprire parzialmente il volto. Non è ancora chiaro se De Pau avesse già con sé l'arma del delitto o se l'abbia presa a casa delle vittime. Dopo gli omicidi, infatti, l'uomo si è sbarazzato di quello che con tutta probabilità è un coltello.

Giandavide De Pau è stato incastrato dal cellulare lasciato nell'appartamento di via Riboty e dalle immagini delle telecamere di sorveglianza che lo hanno ripreso alle 10.41 mentre si allontana dall'abitazione delle due donne cinesi. In via Durazzo ci arriverà alle 11.21, quaranta minuti dopo il primo delitto. Cosa abbia fatto in quel lasso di tempo, ancora non è chiaro. Ciò che è certo è che l'arma usata per uccidere le tre donne non è stata ritrovata. Sarà l'autopsia a chiarire se le abbia uccise con lo stesso coltello oppure no.

A far arrestare De Pau sono state la sorella e la madre, che hanno chiamato i carabinieri non appena hanno visto l'uomo rientrare a casa ricoperto di sangue. Prima del suo rientro si era presentata nel loro appartamento una escort, amica dell'uomo, chiedendo dei soldi. L'obiettivo di De Pau, infatti, era scappare all'estero usando un passaporto falso.

"Sono la sorella di Giandavide De Pau, mio fratello è sparito da ieri, sotto l'uso di sostanze, completamente fuori di testa – le parole della sorella ai carabinieri – L'ho sentito questa sera, farfugliava di donne uccise, di sangue, di coltelli, di cose varie. Mi ha detto… perché c'era sangue, quella stava sul letto, perché poi c'erano i servizi segreti, dice c'era sangue, non so se so stato io". L'uomo è stato arrestato da polizia e carabinieri e portato in carcere. Ha confessato gli omicidi delle due donne cinesi ma dice di non ricordare di aver ucciso Martha Torres.

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