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Cade dal tredicesimo piano di un palazzo e muore: un amico avrebbe tentato di fermarla

L’ipotesi è suicidio per la morte di una donna di trent’anni precipitata da un palazzo in via Santa Rita Da Cascia a Tor Bella Monaca.
A cura di Alessia Rabbai
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Via Santa Rita Da Cascia 20 (Screen da Google Maps)
Via Santa Rita Da Cascia 20 (Screen da Google Maps)

Una ragazza di trent'anni è morta dopo la caduta dal tredicesimo piano di un palazzo in via Santa Rita Da Cascia all'altezza del civico 20, nel quartiere di Tor Bella Monaca a Roma. I drammatici fatti risalgono alla mattina di domenica scorsa 30 gennaio e sono accaduti nella periferia Est della Capitale. Sulla vicenda sono in corso le indagini dei carabinieri, che stanno cercando di ricostruire la dinamica dell'accaduto. Da quanto si apprende i militari avrebbero raccolto le dichiarazioni di una persona che al momento dei fatti si trovava con lei, un suo amico. Ascoltato in caserma, avrebbe spiegato di aver provato a trattenerla per evitare che precipitasse, purtroppo invanamente ed è stato rilasciato. Dai primi accertamenti è emerso che la ragazza avesse assunto della droga e che si trovasse in stato alterato. Sulla salma, che si trova a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, è stata disposta l'autopsia. I risultati degli esami autoptici e gli esami tossicologici serviranno a chiarire la natura della sostanza stupefacente assunta dalla donna. L'ipotesi di chi indaga è che si sia trattato di un suicidio.

La coppia avrebbe assunto droga

Secondo le prime informazioni trapelate la coppia prima dei tragici fatti che hanno portato alla scomparsa della donna avrebbe assunto droga. La trentenne in stato confusionale avrebbe raggiunto il tredicesimo piano del palazzo, per poi avvicinarsi a un finestrone e sporgersi, per poi lanciarsi nel vuoto. Il suo corpo è precipitato all'interno del cortile condominiale. Arrivata la chiamata al Numero Unico delle Emergenze 112 con la richiesta urgente d'intervento, sul posto è intervenuto il pesronale sanitario, ma per la donna non c'è stato purtroppo nulla da fare se non constatarne il decesso, sopraggiunto a causa delle gravi ferite e traumi riporati a seguito del violento impatto con il suolo. Presente anche il medico legale, per le prime verifiche sulla salma sulla quale non sono stati riscontrati segni di violenza.

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