Testate alla fidanzata che finisce in ospedale, poi perseguita l’amico di lei: condannato 19enne

Un ragazzo di diciannove anni è stato condannato a un anno di reclusione per aver picchiato la sua ragazza all'esterno di un locale. Al termine del processo per direttissima, al giovane sono state concesse le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti. Altrimenti la pena sarebbe potuta essere più severa.
I fatti risalgono al 30 luglio scorso. Il 19enne aveva preso a testate la fidanzata al termine di una discussione avvenuta all'esterno di un locale sul lungomare di Latina. Le ferite erano molto serie, tanto che si è reso necessario il trasporto in ospedale per medicare la giovane.
Il ragazzo è scappato subito dopo l'aggressione, provando a far perdere le sue tracce. Raggiunto poco dopo dai poliziotti della Squadra volante, è stato arrestato con l'accusa di lesioni gravi. Processato per direttissima, è stato condannato a un anno di reclusione.
Ma questo non è stato l'unico episodio di cui si è reso protagonista il 19enne, che qualche giorno dopo è stato arrestato e portato in carcere con l'accusa di stalking e lesioni aggravate nei confronti di un altro ragazzo, amico della fidanzata. Secondo il 19enne, il ragazzo stava cercando di convincere la fidanzata a lasciarlo e interrompere la relazione. E così il giovane ha cominciato a perseguitarlo, tempestandolo di chiamate e messaggi dal tono minaccioso, che avevano allarmato la vittima.
In quell'occasione il ragazzo è stato portato in carcere, poi trasferito agli arresti domiciliari. Non potrà avvicinare le vittime delle sue azioni né provare a mettersi in contatto con loro, altrimenti la misura cautelare potrebbe aggravarsi.