Sulla Fascia Verde la destra fa propaganda, i divieti sulla Ztl li decide Rocca e non Gualtieri

La Lega di Matteo Salvini attacca il sindaco Gualtieri sulla Fascia Verde di Roma. "La sua gestione è apparsa contraddittoria e poco trasparente, e a pagarne le conseguenze saranno i cittadini con auto Euro 4 e 5, che non avranno né deroghe ne' alternative, ma solo multe", ha dichiarato Fabrizio Santori, capogruppo leghista in Campidoglio nel corso di una diretta Facebook.
Ma la gestione della Ztl non è un problema che riguarda la mobilità all'interno della città di Roma, ma una questione di tutela della salute dei cittadini. Le regole sui divieti di accesso alla Fascia Verde sono stati introdotti dalla Regione Lazio, all'epoca era presidente Nicola Zingaretti, perché Roma è stata sanzionata dall'Unione Europea proprio per i continui sforamenti, negli scorsi anni, dei valori di Pm10, le polveri sottili, e No2, biossido di azoto, emissioni causate in gran parte dal traffico veicolare.
Ztl Roma, i nuovi divieti di accesso ai veicoli diesel
Il piano regionale di Risanamento della qualità dell'aria prevedeva l'introduzione di divieti soprattutto per le automobili alimentate a diesel. Stop confermati dall'aggiornamento al Piano varato recentemente dalla giunta Rocca, che prevede il divieto di accesso in Fascia Verde per i diesel fino a Euro 5 dal novembre 2025 e che dovrà essere approvato dal Consiglio regionale.
L'aggiornamento, tuttavia, prevede una novità: per la prima volta i Comuni saranno autorizzati a proporre soluzioni alternative per evitare l'introduzione dei divieti. Il Campidoglio ha già dichiarato che, come del resto già accaduto per il 2024, presenterà un piano alternativo. Per esempio si lavorerà sul taglio delle emissioni delle caldaie.
"Entro ottobre si attende una nuova ordinanza del sindaco Gualtieri che è stato sollecitato dalla Regione Lazio. E' la fascia verde più grande d'Europa, approvata nel 2022 dal piano aria di Zingaretti, gli assessori Patanè e Alfonsi dicono che stanno intervenendo per la tutela dell'ambiente e della salute ma si sta lavorando soltanto sul fronte della mobilita", ha attaccato il leghista Santori.
Il capogruppo del partito di Salvini ha poi messo l'accento su presunti accordi "con i grandi marchi dell'automotive per costringere i cittadini a comprare auto nuove. Noi chiediamo l'annullamento di questa delibera. Le associazioni e i comitati che hanno raccolto firme contro questi provvedimenti non sono mai stati ricevuti da Gualtieri".
In realtà, come ha detto lo stesso presidente Rocca, "l'aggiornamento si è reso necessario per superare la "tagliola" prevista da Zingaretti, che, impedendo nuove deroghe, avrebbe obbligato i Comuni a bloccare la circolazione. La Regione Lazio è pronta a collaborare con Roma Capitale: se il Campidoglio presenterà un piano di misure alternative a nessun autoveicolo verrà impedita la circolazione". E, come anticipato, il Campidoglio ha intenzione di presentare un piano alternativo proprio per evitare nuovi divieti.
Fascia Verde, la polemica sul Move-In
Una misura alternativa, come ammesso dallo stesso sindaco Gualtieri, era rappresentata dal meccanismo Move-In, che permetterebbe anche ai veicoli più inquinanti di circolare attraverso l'acquisto di chilometri da spendere all'interno della Fascia Verde in base a diversi parametri. Una soluzione che però la Regione Lazio ha escluso perché, è il ragionamento, una misura di salute pubblica non può gravare sulle spalle dei romani.
Ha attaccato ancora Santori: "Gualtieri prima ha rinunciato a introdurre il Move-In quando poteva, poi lo ha invocato a giochi fatti, quando il quadro normativo regionale è cambiato. Ma sono stati stanziati 2,1 milioni di euro per l'implementazione e la comunicazione del sistema Move-In, che però non è mai entrato in funzione a Roma. La sua gestione è aapparsa contraddittoria e poco trasparente, e a pagarne le conseguenze saranno i cittadini con auto Euro 4 e 5, che non avranno ne' deroghe né alternative, ma solo multe".
Continua il capogruppo della Lega: "Ecco i paradossi della giunta Gualtieri, che vorrebbe chiudere Roma ai romani con la nuova Ztl fascia verde con la scusa della salute e del salvataggio dell'ambiente. I mezzi pubblici non migliorano, ma il Sindaco non fa nulla per trovare soluzioni alternative alla prigione falso ‘green' in cui la sinistra vuole trasformare la Capitale d'Italia. Pensare solo al Move-in per fare cassa, oltre che con le sanzioni, grazie alla chiusura della città al traffico privato a danno soprattutto dei meno abbienti, è vergognoso".
Zannola, Pd: "La Lega chieda scusa"
A Santori ha risposto il presidente della Commissione Mobilità di Roma Capitale, Giovanni Zannola, Partito democratico: "Santori dimostra ancora una volta di essere male informato sulla Ztl fascia verde, con particolare riferimento al sistema Move-In: la delibera di Giunta Regionale del 10 ottobre 2024 oggi vigente, infatti, nell'accettare le deroghe proposte da Roma Capitale al piano della Qualità dell'Aria regionale ha espressamente vietato i sistemi in deroga e il move-in".
E ancora: "Non pensavamo che Santori fosse tanto superficiale e menefreghista da affermare che il sindaco ‘vorrebbe chiudere Roma ai romani con la nuova Ztl fascia verde con la scusa della salute e del salvataggio dell'ambiente' come se i due temi fossero dettagli trascurabili per le cittadini e i cittadini romani. La dialettica politica, anche aspra, ci può stare, persino qualche scivolone dettato dalla scarsa conoscenza della materia, ma con la salute non possiamo permettere a nessuno di scherzare, nemmeno a Santori che dovrebbe chiedere scusa alla città, ai romani e alle romane",