Studenti aggrediti da comunità ebraica, scuola sorvegliata dalla polizia: arrivano le scuse del presidente Fadlun

La preside del liceo artistico Caravillani di Roma, Gioconda Martucci, ha chiesto e ottenuto la presenza di un presidio di forze dell'ordine davanti all'istituto del quartiere Monteverde. La decisione è arrivata dopo le tensioni di giovedì 2 ottobre che hanno coinvolto alcuni membri della comunità ebraica riuniti in preghiera nel tempio Beth Michael, che condivide il vialetto d’ingresso con il liceo, e studenti e professori che stavano dedicando l'intervallo ad un momento di dialogo su Gaza. Negli scorsi giorni, inoltre, il presidente della Comunità ebraica di Roma (Cer) Victor Fadlun ha inviato un messaggio di scuse alla dirigente scolastica.
La preside del Caravillani: "Ho il dovere di garantire la sicurezza degli studenti"
"Come preside, ho il dovere di garantire la sicurezza degli studenti, dei professori e di tutto il personale scolastico, che deve potersi sentire al sicuro nella propria istituzione", ha commentato la preside Martucci annunciando la misura speciale, decisa dopo una riunione straordinaria con i genitori. "Il diritto allo studio, così come la dignità professionale, non possono essere violati, né devono esserci rischi per l'incolumità di chi vive quotidianamente la scuola". Il presidio delle forze dell'ordine servirà a garantire che episodi come quello di giovedì non si ripetano.
Le violenze dopo i cori per la Palestina
L'aggressione sembra essere iniziata dopo che i fedeli, riuniti nel tempio per la festività dello Yom Kippur, sono usciti, indispettiti dai cori a sostegno della Palestina degli studenti, riuniti in assemblea per discutere dell'attacco alla Global Sumud Flotilla della sera prima. Sono partiti gli insulti e poi anche schiaffi e pugni. A una ragazza è stato fatto volare il telefono dalle mani. "Non riprendente niente", si sente intimare in alcuni video. Ad uno studente di 18 anni, membro della comunità ebraica ma solidale con la popolazione di Gaza, è stata staccata una ciocca di capelli.
Le scuse del presidente della Comunità ebraica Fadlun
La preside Gioconda Martucci ha subito denunciato e condannato le violenze, pur ribadendo gli ottimi rapporti fin lì intrattenuti con la comunità ebraica e la fiducia per "il sentiero tracciato dalla scuola, luogo principe di dialogo costruttivo, punto di riferimento per la crescita culturale, democratica e civile di ciascuno, nel segno del confronto".
Per favorire una soluzione pacifica delle tensioni sono arrivate anche le scuse del presidente della Comunità ebraica di Roma Victor Fadlun, che ha anche espresso l'estraneità della Cer chiesto di poter incontrare la dirigente: "Il liceo artistico Caravillani si conferma così presidio di cultura, libertà e dialogo, nel rispetto della Costituzione e dei principi che uniscono la scuola alla società civile", ha aggiunto Martucci.
Aggressione al Caravillani, Valditara: "Condanna ferma di ogni violenza"
Soddisfazione per le scuse di Fadlun è arrivata anche da parte del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara: "Ho apprezzato il messaggio di scuse del Presidente della Comunità Ebraica di Roma alla dirigente del Liceo Caravillani per gli incresciosi episodi di aggressione verbale e fisica ai danni di alcuni studenti e docenti, iniziati nel cortile della scuola confinante con il Tempio Beth Michael e proseguiti fuori dall'istituto. Ogni manifestazione di violenza, da chiunque provenga, deve trovare sempre una condanna ferma e inequivocabile. Il dialogo e il rispetto reciproci sono i veri antidoti verso ogni forma di prevaricazione e di odio".