Stadio della Roma, blitz a Pietralata durante il confronto in Campidoglio: comitati infuriati con Gualtieri

In Campidoglio un incontro tra l'amministrazione capitolina e la rete di associazioni e comitati che si dicono contrari alla realizzazione dello stadio della Roma. E contemporaneamente, a Pietralata, il blitz delle forze dell'ordine per permettere all'As Roma e alla ditta incaricata di prendere possesso, per realizzare gli scavi archeologici, dei terreni che ieri sono stati presidiati dai cittadini in protesta. Per la giunta Gualtieri, un modo per ribadire che l'iter è corretto e il procedimento andrà avanti senza interruzioni. Secondo i comitati, invece, si è trattato di una vera e propria mancanza di rispetto. Anzi, lo definiscono "un agguato". Mentre i rappresentanti del sindaco discutevano con i cittadini, a Pietralata l'As Roma prendeva possesso dei terreni e del presunto bosco, su cui ancora non c'è alcuna certezza, per realizzare i rilievi archeologici necessari per il via libera della Soprintendenza e fondamentali per la presentazione del progetto definitivo del nuovo impianto.
Veloccia: "Mai negato il confronto"
Per la giunta Gualtieri, per bocca dell'assessore all'Urbanistica, Maurizio Veloccia, il confronto "non è stato mai negato e mai lo sarà". Ma, ha aggiunto l'assessore in una nota, "confondere, o far finta di confondere, la disponibilità al dialogo con la pretesa di interdire le scelte che un'amministrazione ha il diritto e dovere di compiere, è quanto di più lontano possa esserci dal rispetto del confronto democratico".
Al contrario, per la rete NoStadio, "siamo davanti ad una classe politica per cui il "confronto" non è un momento di democrazia ma un'arma di distrazione, funzionale alla versione di un dialogo con la cittadinanza nei fatti inesistente, esattamente come l'incontro di oggi ha dimostrato".
La rabbia dei comitati: sabato sit in in Campidoglio
Per questo domani alle 12 è in programma una conferenza stampa all'assessorato all'Ambiente e giovedì, alle 16.30, un corteo verso l'assessorato all'Urbanistica e, infine, in Campidoglio, un sit in convocato per sabato. D'accordo con chi protesta anche il Movimento 5 Stelle, con il consigliere Daniele Diaco e l'europarlamentare Dario Tamburrano, che hanno dichiarato: "Il Campidoglio ha bocciato senza appello la richiesta di interrompere le attività avanzata dai comitati, giudicandola impercorribile. Insomma, o si fa come diciamo noi o si fa cosi' e punto. Respingiamo con forza tale modo di fare politica, davvero uno schiaffo al dialogo democratico e alla dignità dei cittadini".
Critiche anche da Alleanza Verdi e Sinistra, con Filiberto Zaratti, deputato, che ha dichiarato: "Il Campidoglio continua ostinatamente a non aprire il confronto con i Comitati che si battono contro la costruzione del nuovo stadio della Roma a Pietralata. Questa mattina e' stato addirittura convocato un tavolo-farsa in Campidoglio al solo scopo di allentare la vigilanza al cantiere e far entrare la ditta che deve continuare gli scavi. Questo raggiro esprime un clamoroso disprezzo verso i cittadini e le cittadine che vivono in questa area e che hanno molte ragioni per chiedere al Comune di tornare sui suoi passi".
Che fine ha fatto il bosco di Pietralata
Ma che fine ha fatto il presunto ‘bosco di Pietralata'? Stando a quanto apprende Fanpage.it, il tecnico incaricato dal Comune di Roma ha certificato l'esistenza di 20mila metri quadrati di area boschiva su almeno sei particelle. Per accelerare i tempi e permettere la realizzazione degli scavi archeologici che, come abbiamo sempre scritto, sono necessari per la presentazione del progetto definitivo, il dipartimento Ambiente del Campidoglio ha disposto, lo scorso 18 aprile, l'abbattimento degli alberi se necessario nel corso della realizzazione dei carotaggi e dei sondaggi archeologici. Questo in base a una deroga all'articolo 40 del regolamento del verde di Roma Capitale, che prevede deroghe per motivi di sicurezza, di malattia degli alberi e anche di tipo edificatorio. Cioè, deroghe a fronte di diritti edificatori acquisiti, che secondo i comitati No Stadio, la Roma non ha.