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La strage di Ardea: uccisi due bimbi e un anziano

Sparatoria ad Ardea, presidente Consorzio: “Famiglia omicida già segnatala alle forze dell’ordine”

Fanpage.it ha contattato telefonicamente Romano Catino, il presidente del Consorzio Colle Romito. La famiglia, secondo quanto dichiarato dal presidente, sarebbe stata segnalata varie volte alle forze dell’ordine per episodi di molestie al vicinato e sporcizia. Questa mattina la sparatoria con la morte di un anziano e due bimbi piccoli, fratelli di cinque e dieci anni.
A cura di Natascia Grbic
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"Quella famiglia l'avevamo già segnalata alle forze dell'ordine perché non rispettava le regole del Consorzio. Non si era mai arrivati però a tanto, erano fastidiosi perché sporcavano sempre e tutte le sere facevano una gran confusione: nulla ci aveva fatto presagire potesse succedere una tale tragedia". A parlare a Fanpage.it è Romano Catino, il presidente del Consorzio Colle Romito, alle porte di Ardea. Questa mattina il piccolo comune alle porte di Roma si è svegliato sotto il rumore degli spari e la morte di una persona anziana e di due bambini, due fratelli di cinque e dieci anni che stavano giocando nel parco. "Questo Consorzio è un gioiellino, mai avuto problemi. Ma avevamo messo un addetto alla vigilanza e alla pulizia proprio in quella zona per il fastidio che arrecavano".

L'aggressore è un uomo di 34 anni con problemi psichici

L'aggressore sarebbe un 34enne con problemi psichici, secondo le prime informazioni sembra fosse appena tornato a casa dopo un ricovero psichiatrico. A quanto si apprende, l'uomo già in passato avrebbe avuto comportamenti violenti nei confronti di altri residenti di Colle Romito, ed era appena rientrato a casa da un ricovero psichiatrico. Sono molte in questi momento le testimonianze di persone che hanno detto di aver già avuto a che fare il 34enne, che li aveva minacciati per futili motivi. E sempre per futili motivi sarebbe avvenuta la discussione che questa mattina ha portato alla sparatoria, con il tragico esito annunciato poco fa.  L'aggressore si era barricato in casa, sul posto presenti i carabinieri e i negoziatori che hanno provato a convincerlo a uscire dal villino disarmato. Il 34enne ha minacciato di sparare a chiunque si avvicini. È stato poi trovato morto in casa dopo l'irruzione dei carabinieri.

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