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Simone ‘Cicalone’ denuncia: “Borseggiatori ci hanno aggrediti: presi a calci e sputi”

“Una coppia di borseggiatori sudamericani ci ha aggredito a calci, pugni sulla telecamere e sputi”, la denuncia di Simone ‘Cicalone’.
A cura di Enrico Tata
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Simone ‘Cicalone' e la sua videomaker, Evelina, hanno raccontato di essere stati aggrediti. Il fatto sarebbe avvenuto, secondo quanto riporta La Repubblica, poco prima delle 18 di ieri alla fermata Flaminio della Metro A, sotto gli occhi di decine di viaggiatori che affollavano la banchina.

"Stavamo girando un video in metropolitana, sulla linea A, siamo scesi alla stazione Flaminio e una coppia di borseggiatori sudamericani ci ha aggredito a calci, pugni sulla telecamere e sputi", la denuncia di Cicalone. Stando a quanto si apprende, lui e la sua troupe avevano ripreso la coppia mentre derubavano due turisti. In particolare, sempre stando a quanto riferito dallo youtuber, Evelina ha ricevuto prima un pugno sulla telecamera e poi un forte calcio alla bocca dello stomaco. "È stata una vendetta, segno che nei cunicoli della metropolitana è come se fosse un’altra Roma, senza regole”, ha detto la diretta interessata.

In seguito all'aggressione sono intervenuti i vigilantes e gli agenti della polizia in servizio nella metropolitana. Hanno prima bloccato i due borseggiatori e in seguito hanno raccolto la denuncia dei due videomaker aggrediti.

Stando a quanto raccontato da Evelina, poco prima del fatto aveva ripreso con la telecamera cinque borseggiatori mentre derubavano un malcapitato turista. "Ero da sola, uno di loro mi ha vista e mi ha fatto il segno che mi avrebbe tagliato la gola. Non ho dato peso, ma quando siamo scesi a Flaminio la donna si è scagliata contro di me con una violenza inaudita: mi ha prima dato un pugno sulla telecamera, poi un calcio alla bocca dello stomaco, forte: mi sono piegata in due. Ho mantenuto a stento l’equilibrio", la testimonianza di Evelina.

“L’uomo, ormai nelle mani degli agenti, quando mi è passato davanti mi ha sputato in faccia, adesso sporgeremo denuncia. Ma quello che abbiamo vissuto significa che le metropolitane sono dei luoghi dove queste bande fanno quello che vogliono", ha aggiunto Cicalone.

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