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Silvestri (M5s) a Fanpage.it: “Termovalorizzatore a Roma scelta obsoleta, Gualtieri apra confronto”

“Siamo stati messi davanti a un ricatto. Quello di scegliere fra aiuti alle persone, che il Movimento 5 Stelle ha chiesto, e la creazione di un inceneritore, che il Movimento ha sempre contrastato”, ha dichiarato il deputato romano Francesco Silvestri a Fanpage.it.
A cura di Enrico Tata
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I ministri del Movimento 5 Stelle non hanno votato il decreto con i nuovi aiuti a famiglie e imprese per contrastare gli effetti della guerra in Ucraina. Gli esponenti pentastellati non hanno partecipato poiché lo stesso testo prevede poteri speciali per il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in materia di rifiuti. Il primo cittadino ha già annunciato l'intenzione di voler realizzare un termovalorizzatore nel territorio della Capitale. Una soluzione che il deputato del Movimento 5 Stelle Francesco Silvestri reputa "vecchia e dannosa".

Perché i rappresentanti del Movimento 5 Stelle nel governo hanno fatto questa scelta di non votare il ‘decreto aiuti', che oltre ai poteri straordinari per Roma Capitale prevede anche aiuti alle famiglie? 

Perché siamo stati messi davanti a un ricatto. Quello di scegliere fra aiuti alle persone, che il Movimento 5 Stelle ha chiesto, e la creazione di un inceneritore, che il Movimento ha sempre contrastato. Questo lo abbiamo valutato un elemento di grande debolezza del governo che è stato incapace di dialogare con la forza di maggioranza relativa se non mettendolo davanti a un ricatto.

L'alleanza Pd-5 Stelle è a rischio? 

Il punto non è mettere in discussione quest'alleanza. Il punto è fare in modo che questa alleanza, questa coalizione progressista, sia sfruttata al massimo della potenzialità. È ovvio che se noi non ci chiariamo con il Partito Democratico, ma con tutte le forze dell'area progressista, su cosa sia la transizione ecologica, non riusciremo mai ad avere una linea politica chiara come coalizione. Perché se il Partito democratico vuole trivellare, vuole incenerire, vuole usare forme obsolete per quanto riguarda la tecnologia, mentre noi stiamo andando in un'altra direzione come Movimento 5 Stelle, rispetto alla differenziata rispetto alla parte eolica e solare… Ebbene questo è un cortocircuito che crea un danno nella comprensione dell'elettore rispetto alla linea che la coalizione progressista deve tenere.

Perché secondo voi realizzare un termovalorizzatore a Roma è sbagliato?

E questo è il vero problema la vera domanda che ogni romano deve farsi, ma in realtà ogni italiano, è questa: ha senso spendere 700 milioni di euro per creare un inceneritore che vedremo tra 7/8 anni e che non il Movimento 5 stelle, ma l'Europa ci sta dicendo che è obsoleto, che fa male? E anche la Regione Lazio, guidata dal partito di Gualtieri, ci sta dicendo che non va bene perché nel piano dei rifiuti non c'è. A fronte di un'altra strada che è quella che indica il Movimento 5 Stelle, adesso il Comune di Roma, non prima quando siamo entrati, può fare una raccolta differenziata spinta e quindi può riuscire a pulire la città nel giro di un anno. Questo a fronte dei 6/7 anni che ci vogliono, con tutti i poteri speciali, per fare un inceneritore. Quindi noi siamo per il sì a poteri speciali, ma per realizzare velocemente quegli impianti che sia l'Europa che la Regione ci hanno indicato come soluzione.

Tra l'altro nel programma elettorale di Gualtieri l'inceneritore non c'era…

In campagna elettorale certe cose non si devono dire, si fanno dopo che si è vinto. Questo è un vecchio schema, una vecchia usanza della politica. Detto questo, io non so se questa è una soluzione che il sindaco ha maturato dopo la sua elezione, ma è una soluzione vecchia. Noi lo invitiamo veramente a un confronto tecnico. Oggi lui ha detto ‘se il Movimento 5 Stelle non è d'accordo, ce ne faremo una ragione'. Ecco, questo non è il modo con cui si dialoga sui grandi temi della città.

Però in 5 anni l'azione di Virginia Raggi non ha portato a niente sui rifiuti…

"Non ha portato a niente di particolarmente visibile, ma è stato fatto un lavoro gigantesco, perché quando siamo entrati noi non eravamo proprio nelle condizioni di poter operare. Mi spiego: noi avevamo dieci bilanci in negativo di Ama. Le banche non ci facevano credito. Avevamo il parco macchine più vecchio d'Europa, pochissimo personale. Al netto della linea politica, il Comune non era nelle condizioni di potersi muovere. Che cosa abbiamo fatto come qualsiasi esercizio e amministrazione in difficoltà? Ti metti in regola. Oggi abbiamo consegnato a Gualtieri un'amministrazione, un'Ama, che per le banche è credibile. Ci sono 400 operatori ecologici in più, ci sono mezzi rinnovati e ci sono per la prima volta dei bilanci sani. Quindi noi abbiamo fatto in modo che oggi Roma possa scegliere in che direzione andare. La direzione scelta da Gualtieri per noi è sbagliata e obsoleta, e non solo per noi. La direzione che abbiamo dato l'ho detta prima ed è molto chiara. E adesso veramente si può fare.

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