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Si chiamava Gabriella Armari la nonna uccisa a martellate dal nipote, l’arma abbandonata in un campo

Gabriella Armari è l’80enne uccisa a martellate dal nipote Lorenzo Vitali. Il 30enne arrestato ha mostrato l’arma del delitto di cui si era disfatto.
A cura di Alessia Rabbai
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Lorenzo Vitali e sua nonna
Lorenzo Vitali e sua nonna

Si chiamava Gabriella Armari e aveva ottant'anni la donna uccisa a martellate in casa dal nipote. L'omicidio è avvenuto intorno alle ore 8.40 in via Giuseppe Molteni nella zona Sud di Acilia a Roma. In un primo momento sono state diffuse solo le generalità del nipote, Lorenzo Vitali, successivamente è stato reso noto anche il nome della vittima, sua nonna Gabriella appunto. Per l'80enne, colpita più volte con violenza, non c'è stato purtroppo nulla da fare. Vitali dopo la doppia aggressione è scappato, cercando di far perdere le sue tracce in treno. I poliziotti però l'hanno localizzato e bloccato grazie al gps del suo telefonino in viale Giustiniano Imperatore in zona Garbatella.

Ancora da chiarire il movente

Cosa sia accaduto con precisione nell'appartamento di famiglia in cui la donna viveva non è ancora chiaro, ad occuparsi delle indagini sono gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile, che coordinati dalla Procura della Repubblica hanno svolto un sopralluogo in casa e hanno interrogato il trentenne sui fatti. Così com'è ancora da chiarire il movente, il motivo che avrebbe portato Vitali a massacrare la nonna. Gli investigatori per ora hanno ricostruito che probabilmente durante una lite Vitali ha preso in mano un martello colpendo e ferendo prima il compagno della madre e poi nonna Gabriella.

Il martello ritrovato in un campo

Bloccato nella fuga Vitali ha mostrato ai poliziotti il martello, l'arma del delitto, della quale si era già disfatto, abbandolandola in un campo. Come riporta Il Corriere della Sera Vitali da tempo viveva in Svizzera ma in settimana era arrivato ad Acilia.

Come raccontato dal trentenne in sede d'interrogatorio "ho litigato subito con mia nonna, continuava ad avercela con me" scrive il Corriere. "Si è scagliato con un martello in mano contro di me, mi ha compito in faccia" ha detto agli investigatori  il compagno della madre ferito e ricoverato all'ospedale G.B. Grassi di Ostia. Da quanto si apprende l'uomo, che è riuscito a scappare ed sopravvissuto all'aggressione del trentenne, ha riportato diverse ferite al volto e alla testa, ma fortunatamente non rischia di morire, né avrebbe lesioni gravi. Le indagini sono in corso.

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